Balina, il quartiere di Olgiate Olona invaso dalle mosche: “Viviamo da reclusi”
Il proliferare delle mosche sarebbe dovuto alla presenza di un'azienda agricola nella zona. I cittadini sono esasperati e il Comune ha già programmato una seconda demuscazione dopo quella del 28 giugno scorso
C’è un quartiere di Olgiate Olona che è invaso dalle mosche, ogni estate. Migliaia e migliaia di mosche che sembrano non finire mai e che rendono impossibile qualsiasi attività all’aperto per chi vive in quella zona.
Siamo alla Balina, zona di Olgiate Olona che guarda verso Solbiate Olona. Tanto verde, belle case e giardini curati che però, d’estate, non sono quel piccolo angolo di fresco e natura che uno si immagina: «La nostra vita è diventata un inferno – racconta una residente – dobbiamo vivere da reclusi perchè fuori non si può nemmeno mangiare. Qualche mosca d’estate non è un problema ma se queste diventano migliaia allora si pone anche un problema sanitario».
La causa è nota a tutti. Nelle vicinanze c’è un’azienda agricola di grosse dimensioni che negli anni è cresciuta a dismisura, andando ad incidere sulla vita quotidiana dei residenti: «Nel giro di qualche decennio quello che era un pollaio è diventato un sito di carattere industriale – ci racconta – proprio recentemente hanno realizzato un nuovo capannone. Non ho nulla contro l’attività imprenditoriale ma credo che lo sviluppo della stessa debba essere contemperato con azioni che limitino i danni che possono ricadere su chi vive vicino».
Nella zona è attivo un comitato che da anni si batte per arrivare ad una soluzione del problema e che cerca di fare pressione perchè l’amministrazione e gli altri enti preposti si attivino.
L’assessore all’Ambiente Leonardo Richiusa conosce bene la situazione e spiega cosa è stato fatto per migliorare la vita di questo pezzo di paese: «Purtroppo quest’anno il problema è più grave del solito per via dell’inverno mite e di un’estate caldissima che hanno permesso il proliferare delle larve. C’è un problema legato alla presenza di aziende agricole nella zona e abbiamo avviato una serie di controlli su queste attività per verificare che tutto venga fatto in modo da non arrecare problemi al vicinato. Lo scorso 28 giugno abbiamo fatto una demuscazione ma è evidente che non è bastata. Per questo ne abbiamo programmata un’altra a giorni, il tempo di avvisare i residenti».
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