Il Città di Varese riparte dalla Serie D con tante conferme: Porro e Neto in panchina e lo zoccolo duro in campo
Passata l'occasione ripescaggio, il presidente Stefano Amirante ha presentato la nuova stagione: "Vogliamo migliorare il risultato dell'anno scorso con un'ossatura che ha già vinto i playoff". Il varesino Filippo Boni è il primo rinforzo
Parte la nuova stagione del Città di Varese. Chiuse le porte per la Serie C, con la Torres che depositerà la richiesta di ripescaggio, il club biancorosso dovrà quindi giocoforza ripartire dalla Serie D. La società però non arretra sulle ambizioni e per la prossima stagione l’obiettivo vuole essere quello di vincere il campionato per salire tra un anno tra i professionisti. A confermarlo è stato il presidente del club Stefano Amirante che ha fatto il punto di inizio stagione trattando molti argomenti, dallo staff tecnico alla rosa della squadra, ma anche la struttura societaria, i lavori allo stadio e alle “Bustecche”, partendo però da quella che è stata la speranza ripescaggio.
SOCIETÀ E RIPESCAGGIO
Questo è il terzo anno e per noi è una bella cosa se pensiamo che partivamo dalla Terza Categoria e oggi parliamo di una stagione nella quale avremmo potuto raggiungere il ripescaggio in Serie C; significa che sono state stagioni dense di significato. Sarebbe quindi la stagione della Promozione e per noi è una bella cosa, anche perché la questione ripescaggio è ormai chiusa. La Torres è fortemente convinta di salire in Serie C, ha avuto diversi contatti telefonici con la loro dirigenza che mi ha confermato la loro scelta; quindi per noi da venerdì il discorso del ripescaggio non c’è più. Fino ad allora però la nostra volontà è stata molto forte, anche perché credo che Il ripescaggio per chi vince i playoff sia un risultato ottenuto sul campo. Sarebbe stato bello per noi e per i tifosi, ma anche per la città, per i giornalisti e tutto l’ambiente. La Serie C è un’opportunità e giocare contro Padova, Triestina e altre grandi squadre significa far lavorare ristoranti e alberghi del territorio. È importante sottolineare che il calcio ha dei vantaggi diffusi in tutta la società e la città. Abbiamo fatto tutto quello che serviva, fideiussioni comprese, abbiamo anche cambiato la forma legale in Srl tenendoci pronti per il professionismo. Questa trasformazione ha portato a un aumento del capitale sociale a 400mila euro ed è stato interamente sottoscritto dai soci. Le cariche societarie sono sostanzialmente invariate: io sono presidente, Stefano Pertile vicepresidente e ci sarà Paolo Girardi nel Cda come tesoriere. Il Comune si è dimostrato pronto per i lavori, anche se con una formula che ho , non ho idea se parte di questi lavori verranno fatti lo stesso ma spero di sì perché servirebbero anche per le altre disciplina. Devo confermare che Palazzo Estense si è fatto trovare pronto e spero che anche il resto della città dimostrino di volere il professionismo. Stiamo espiando il peccato originale che si porta dietro il calcio a Varese e credo sia ora di iniziare a dare un supporto vero alla società da parte di tutto il tessuto sociale. Avevamo la Serie C a un passo e sembrava fosse una cosa scontata o non vera: ho in parte invidiato la Torres con 4-5mila tifosi pronti a spingere la squadra in Serie C. Questo da noi non è accaduto e non pretendo sia la stessa cosa, ma mi piacerebbe vedere che in questa stagione si miri a migliorare la scorsa e quindi ottenere risultati migliori della vittoria dei playoff. Non abbiamo avuto nessun contatto con gli investitori australiani.
AZIONARIATO POPOLARE E PARTECIPAZIONE DIRETTA
Come società ho due idee in testa: l’azionariato popolare e la partecipazione diretta da parte dei maggiori sponsor nelle scelte societarie. Non si può fare da un anno con l’altro, dove c’è una forza economica da parte degli enti territoriali tutto viene più semplice: se le istituzioni supportano la società anche le aziende sono più portate a investire e aiutare. Ci avviciniamo all’azionariato popolare con la formula “sostenitore” nella campagna abbonamenti sostenendo il progetto con un qualcosa in più rispetto al costo del pacchetto; ci sarà una fascia minima e una massima. Mi aspetto però una risposta, una prova all’apertura dell’azionariato popolare. Se non c’è adesione significa che questa via non interessa. La parte per le aziende è simile ma nei pacchetti di sponsorizzazione che abbiamo preparato, chi vorrà sottoscrivere un contratto per i pacchetti “main” o “principal” almeno biennale è corretto che possa entrare con una quota simbolica nella società stessa ed entrare a far parte del club, capendo come viene gestito da dentro.
STRUTTURE
Proseguono i lavori alle Bustecche che hanno come fine un centro sportivo completo con diversi campi, spogliatoi e la parte di servizi con infermeria, magazzino e tutto quello che serve, oltre a tribuna, bar e biglietteria. Tutto questo è iniziato la scorsa estate, avrei voluto fossero già finiti anche perché il Covid non ci ha aiutato, ma spero che tutto ora proceda senza più fermarsi. Il supporto del credito sportivo sarà a step, ma questo dipenderà anche la durata della convenzione con il Comune con il quale ci sono colloqui in corso per allungarla oltre i 10 anni iniziali. Vorrei sottolineare con forza una cosa: l’unica società che ha investito soldi propri in strutture pubbliche è il Città di Varese. Con calma ma costanza non ci siamo mai fermati e questo mi fa pensare che vediamo la fine del tunnel. Riguardo allo stadio non so nulla, spero che continueremo ad avere l’uso prioritario rispetto ad altri sport, anche perché questa è una richiesta fatta dalla Lega di Serie D. Stiamo aspettando che venga quantificato il nuovo gettone per l’utilizzo, mi auguro che venga comunque eseguito qualche lavoro per tenere aperti i distinti, per noi fondamentali perché ci permette di avere un settore popolare. L’altra priorità è l’apertura del bar, non so in quale forma e non ho suggerimenti da dare, sono aperto al dialogo ma non ci sono altri centri sportivi o stadi in Serie D che non abbiano un bar aperto il giorno delle partite.
SETTORE GIOVANILE E FEMMINILE
Con Roberto Verdelli abbiamo illustrato ampiamente il progetto (leggi qui), mi preme aggiungere che Neto ha concluso il corso da allenatore e quindi avrà una squadra del settore pre-agonistico come mister. Per noi Neto è una figura fondamentale e lo diventa anche per il nostro settore giovanile. Stiamo parlando con Vharese grazie a Marco Caccianiga per l’utilizzo del calcio in ambiti sociali. Non mi sento di anticipare nulla, ma mettiamo a disposizione le nostre strutture per le società di questo tipo. Riguardo al Femminile c’è ancora qualche speranza di partecipare all’Eccellenza, abbiamo inserito una persona in più nel quadro dirigenziale e il 14 faremo un open da congiunto con il Gavirate.
STAFF PRIMA SQUADRA
Se fino a oggi non abbiamo fatto annunci è perché fino a pochi giorni fa non potevamo e c’era un’ipotesi ripescaggio ancora in piedi. Abbiamo aspettato le tempistiche, in questo mese abbiamo parlato molto di Serie C. Gli allenatori della prima squadra saranno Gianluca Porro e Neto Pereira, che collaboreranno ancora in coppia. L’idea era di mantenere loro anche in Serie C, anche se Porro non aveva il tesserino. Porro e Neto, che tanto bene hanno fatto, e hanno vinto i playoff con due vittorie in trasferta, si sono meritati la conferma. Ringrazio Danilo Vago che è stato il team manager la scorsa stagione e ci ha aiutato molto nel periodo più nero della stagione. Abbiamo deciso in modo consensuale di non continuare la collaborazione, ma non escludo possa riprendere in futuro. Non ci sarà più neanche Paolo Bertoletti come preparatore dei portieri, abbiamo pensato per lui a un ruolo differente, ma ha deciso di non accettare la nostra proposta. Non possiamo dire nulla sul suo apporto tecnico e ha saputo gestire bene i due portieri in rosa dal punto di vista anche motivazionale; spero che la sua carriera prosegua. Ci tengo a sottolineare che c’è stata una crescita di professionalità molto forte, Federico Mauro ha superato l’esame da direttore sportivo professionistico, parallelamente Vincenzo Basso ha fatto il corso – in Lazio – da collaboratore della gestione sportiva, e così abbiamo due figure riconosciute a livello federale. Questo porta entrambi ad avere un aumento delle loro mansioni. Anche questa stagione non avremo un direttore sportivo, Alessandro Merlin sarà il nostro uomo mercato ma curerà anche i rapporti economici tra società e giocatori. Per quanto riguarda la costruzione della squadra, ci sarà anche quest’anno una commissione tecnica che condividerà le scelte. Abbiamo stretto una collaborazione con Gigi Romano come coordinatore dei portieri, ma non si sa ancora chi sarà il preparatore per per la prima squadra.
ROSA PRIMA SQUADRA
Vogliamo migliorarci ed è complicato. Continuo a pensare che la via maestra sia preservare il gruppo. Uno dei grossi problemi della Serie D è che porta a rivoluzionare le squadre ma come società abbiamo fatto tutto il possibile per preservare il gruppo che ha vinto i playoff. Posso già annunciare che avremo ancora con noi Francesco Gazo, Donato Disabato, Gianluca Parpinel, Francesco Mapelli ed Emanuele Marcaletti. Sono contento che tutti e cinque siano rimasti, se dovessero esserci sirene dalla Serie C per Parpinel la società potrebbe avere un rientro economico ma ci ha assicurato che vuole restare con noi. Gazo e Disabato rappresentano la continuità cittadina di due persone importanti che hanno dimostrato di saper vincere a Varese. Fa piacere che a fine stagione sono arrivati a chiedere di vincere l’anno prossimo. Ci saranno ancora in rosa Mattia Monticone, Luca Piraccini, Luca Pastore, Elia Priori, Giovanni Foschiani, Nicolò Battistella e Lorenzo Bertuzzi. Foschiani ha sposato il Città di Varese, Battistella e Bertuzzi sono il nostro futuro. Priori sarà il titolare per la porta e gli affiancheremo un 2004. A questi si uniscono gli Under della scorsa stagione e che saranno stabilmente nella rosa della prima squadra: Luca Municchi, Lorenzo Mastai (2006) e Luca Casari.
Il primo neo arrivato è un altro varesino: Filippo Boni, difensore centrale classe 1995, è stato capitano della Primavera del Verona, poi ha fatto tanta Serie C infine giocare stabilmente in Serie D. È stato entusiasta della nostra chiamata, sono sicuro che ci sarà in modo significativo. C’è ancora la possibilità che qualcuno della scorsa stagione venga confermato, ad esempio con Gabriele Premoli siamo molto vicini a un accordo. Sicuramente arriveranno due attaccanti di prima fascia, spero in settimana. Mi piacerebbe portare qualcuno che abbia già vinto e che riesca a inserirsi nel gruppo per vincere e che segni, con un occhio ai costi. Certe cifre che si sentono in giro non le spenderemo mai. La rosa sarà comunque formata da 25 giocatori e dietro l’Under. Con Mirko Tosi e Leonardo Baggio ci sono discorsi aperti. Roberto Cappai e Francesco Cantatore non faranno parte del progetto, ma a loro vanno i ringraziamenti per quello che hanno dato la stagione scorsa.
Spendo due parole anche per chi non è rimasto: Luca Di Renzo secondo me ci ha dato tanto ma è un matrimonio che non ha funzionato; io però sono contento per quella che è stata la collaborazione con lui. Ho sempre sperato che si sbloccasse sotto porta. Elios Minaj è oggi un punto di domanda perché è fortemente attratto da un’esperienza da professionista all’estero. Speravo continuasse la crescita con noi anche perché ho pensato che potesse essere il suo anno. Un suo tesseramento all’estero porterebbe comunque qualcosa nelle nostre casse e questo mi fa un po’ diminuire il dispiacere. È stato comunque onesto a rappresentarci questa opportunità. Kenneth Mamah non l’ho sentito, non mi ha detto nulla. Lui ha fatto bene ad accettare la B turca, anche io avrei fatto lo stesso al suo posto. Ciò non toglie che un grazie o un saluto non mi sarebbe dispiaciuto, anche perché l’abbiamo preso dalla Prima Categoria, lo abbiamo confermato anche dopo una prima stagione pessima e l’opportunità che si è guadagnato è stata anche grazie al Varese. Io comunque lo saluto e gli faccio un “in bocca al lupo” perché qui era in un ambiente ideale, meno lo sarà la B in Turchia.
Ultimo tassello: Alessandro Ungaro sarà il tecnico dell’Under 19. Ex allenatore nelle giovanili di Fiorentina ed Empoli e figura ideale per crescere i giovani
La preparazione sarà alle Bustecche, dovrebbe iniziare il 25 luglio. Tutto il programma è già pronto, con una preparazione più agile e più moderno grazie al professore Paolo Bezzi, in collaborazione con Aldo Sassi. Faremo amichevoli sul territorio, mi piacerebbe fare amichevoli anche con altre squadre cittadine e coltivare con le altre società dei rapporti.
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