Il comitato No Inceneritore deluso dal Pd dopo il voto (di astensione) su Neutalia
Nell’esprimere il loro disappunto assicurano: "Il nostro impegno e la nostra lotta trarranno ancora più linfa da questa concezione maldestra dell'impegno pubblico"
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato del Comitato No inceneritore di Busto Arsizio relativamente al voto in commissione dello scorso luglio sulla fusione tra Neutalia ed Accam e alla posizione assunta dal Pd in questa occasione.
La commissione consigliare del 14 luglio a Busto Arsizio, con la presa d’atto dell’azzeramento del capitale della società partecipata Accam SPA ne sanciva il definitivo fallimento sotto tutti i punti di vista con la ricostruzione del capitale a seguito della rinuncia del diritto di sottoscrizione e la conseguente dismissione della partecipazione in Accam stessa, avviava il primo passo verso la fusione della nuova società Neutalia SRL e la continuazione dopo ben cinquant’anni della medesima attività di incenerimento rifiuti.
Noi del Comitato NO Inceneritore eravamo presenti e a conoscenza di questi passi che ci avevano visto potenzialmente inascoltati sulle conseguenze sanitarie e ambientali di una simile inappropriata decisione. Quello che non avevamo previsto era la vergognosa e astensione del partito democratico che tra i punti chiave del patto per le precedenti elezioni al primo posto aveva “1. Chiusura dell’inceneritore e nuova gestione del rifiuto vogliamo avere il coraggio di cambiare rotta ponendoci l’obiettivo di arrivare prima possibile alla chiusura dell’inceneritore attraverso la decisione del piano strategico della Newco nell’ambito di una nuova politica di gestione del rifiuto”.
Nè tantomeno avevamo previsto l’intervento del consigliere Maggioni del PD che addirittura arrivava a ipotizzare una platea di 1.500.000 persone che potenzialmente potrebbero confluire i rifiuti all’inceneritore bustocco affermazione che ci ha lasciati totalmente allibiti. Un’evidente tradimento non solo verso gli obiettivi del Comitato che non ha natura partitica ma anche verso quei cittadini elettori che avevano prestato fede a quell’impegno elettorale presentato come punto cardine di una coalizione: l’unica ad avere il coraggio di mettere la chiusura dell’inceneritore come primo punto del proprio programma elettorale.
Ma a quanto pare, in qualunque programma venga scritta la chiusura, poi prontamente viene smentita nei fatti: la scorsa consigliatura toccò al sindaco Antonelli che in campagna elettorale sul palco del teatro Aurora dichiarava ai Borsanesi di voler andare in continuità con il suo predecessore e quindi chiudere l’inceneritore e restituire l’area bonificata; abbiamo visto cosa è successo non appena eletto. Oggi ci tocca assistere allo stesso spettacolo con il PD. Nell’esprimere il nostro disappunto assicuriamo che il nostro impegno e la nostra lotta trarranno ancora più linfa da questa concezione maldestra dell’impegno pubblico
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