Dietro le quinte di un capolavoro: la collezione Marcobi svela il Guttuso segreto
La mostra al Castello di Masnago presenta l'archivio di Nino Marcobi con foto e testi inediti realizzati nello studio di Velate dell'artista
Oggi lo potremmo definire il backstage di un’opera, ovvero quello che sta dietro la realizzazione, le fasi di preparazione, il lavoro di studio, i ripensamenti. L’archivio di Nino Marcobi documenta il work in progress di diverse opere realizzate da Renato Guttuso nello studio di Velate.
Il rapporto tra il grande maestro e il “tuttofare” varesino è stato molto di più di un legame professionale, arricchito da un profondo rispetto e da un’amicizia che ha testimoniato la condivisione di alcuni dei momenti creativi più importanti dell’artista.
“Sono anni ormai che ti vivo vicino, con quotidiana intensità, quando tu vieni a immergerti nella pace di Velate, per dipingere le tue grandi opere”, con queste parole affettuose Marcobi firma una lettera destinata a Guttuso che apre la mostra al Castello di Masnago “I tempi della pittura. Cronografia di opere di Guttuso dipinte a Velate: l’archivio di Nino Marcobi” in corso fino al 20 novembre a cura di Serena Contini e Fabio Carapezza Guttuso.
Nino Marcobi, come racconta il suo prezioso archivio, passava molte ore insieme a Guttuso nel suo studio e di quel tempo rimangono numerose fotografie e gli appunti scritti velocemente sui taccuini. Quei racconti, per immagini e parole, oggi diventano uno strumento unico nel suo genere che documenta il lavoro dell’artista, le fasi creative ma anche i momenti di leggerezza trascorsi a Velate, come le storiche partite a scopone scientifico con gli amici.
Una mostra più unica che rara, perchè difficilmente si ha la possibilità di avere un apparato documentario così puntuale e vasto, un vero e proprio “diario di bordo” che aiuta a vedere come il maestro ha ripensato alcune opere, togliendo o modificando particolari.
Ne è un importante esempio la cronologia creativa della grande tela “Spes contra spem” del 1982; un quadro allegorico con citazioni ai maestri del passato come Picasso, alla terra di Sicilia o all’infanzia dell’artista. Grazie alle fotografie scattate da Marcobi si vede come in principio sulla sinistra fosse presente un grande drappo rosso, che volutamente richiamava “La Risurrezione” di Matthias Grünewald. L’impianto scenografico però con convinceva Guttuso che, dopo un viaggio a Colmar dove è custodita l’opera, scelse di cancellarlo.
Marcobi fu capace di cogliere l’attimo ed essere testimone prezioso in modo rispettoso e discreto. Come dice lui stesso “Tutte le volte che sto lì in silenzio, per lunghissime ore nello studio, alle tue spalle a guardarti mentre lavori, è per me una scoperta sempre nuova. Mi sorprendo allora letteralmente affascinato dalla tua foga produttiva, dalla tua concentrazione, dal tuo entusiasmo”.
I TEMPI DELLA PITTURA
Cronografia di alcune opere di Renato Guttuso dipinte a Velate: l’archivio di Nino Marcobi
17.06.2022 – 20.11.2022
Castello di Masnago, via Cola di Rienzo 42 Varese
Orari: martedì – domenica ore 9.30 – 12.30 | 14.00 – 18.00
info: 0332 – 820409
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