Da Disentis al passo del Lucomagno, la vetta della Via Francisca
Bella e interminabile la tappa che porta quasi a duemila metri e che segna il confine tra Grigioni e Ticino
Otto ore di cammino, ventitré chilometri e una curiosità sul dislivello in ascesa che con i suoi 1.157 metri è lo stesso del punto di partenza. Si aggiunga che ci sono 420 metri in discesa.
Una tappa bella e interminabile. Quando finalmente, dopo averla inseguita da otto chilometri, sali sulla diga del Lago di Santa Maria, mancano ancora 3,5 km alla meta. Ma il passo del Lucomagno è lì ad aspettarti con i suoi 1.920 metri e con lui l’hospizi Santa Maria. Finalmente troviamo anche un adesivo della Via Francisca, primo segno da quando siamo partiti da Coira, ma anche da Costanza, ad indicare il nostro cammino.
La giornata era iniziata presto chiedendo una deroga all’orario della colazione. Abbiamo dormito nell’abbazia di Disentis dove vivono 23 monaci. Ci sono una cinquantina di camere ed è a tutti gli effetti un albergo. Con la colazione costa 80 franchi.
Il primo tratto usciti dal paese è un continuo saliscendi con un primo strappo bello forte. Si sale bene e per lunghi tratti il sentiero è delizioso. Si cammina a mezza costa della valle e sembra di stare dentro un quadro.
Ci siamo fermati per una prima sosta dopo dieci chilometri lungo il Reno. Un posto perfetto dove tenere i piedi in acqua. Poco dopo la ripresa del cammino si inizia a intravedere la diga che ci accompagnerà per diversi km. Incontriamo molti ciclisti ma quasi nessuno a piedi.
Il tratto finale per arrivare sulla diga è l’unico momento in cui il cielo si scurisce e sembra promettere pioggia. In cima alla diga è uno spettacolo con il lago molto grande contornato da montagne. La cattiva notizia è che non siamo per niente arrivati. Con buona pazienza è una gran fatica abbiamo attraversato la diga e dopo alcune varianti a causa del cantiere presente in questo periodo siamo saliti sul sentiero che ci ha portati fino al passo. Il percorso si sviluppa sopra la galleria potendo così camminare in completa sicurezza.
Una tappa emozionante e dal forte valore simbolico. La più alta, quella che dà il nome a tutto il cammino e poi contiene tanti ingredienti a partire dall’abbazia benedettina fino alla natura più rigogliosa.
Il Lucomagno è anche terra di confine. Da qui si entra in Ticino e in poche tappe si arriva a Ponte Tresa.
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