Gli scout di Parigi scelgono Ferrera. E non sono che gli ultimi di quasi 500 ragazzi passati da qui
Maurizio e la sua famiglia mettono a disposizione della comunità scout un pezzo di bosco attrezzato con cucinino e negli anni hanno visto passare decine di gruppi dal loro giardino
Ogni anno una famiglia vede trasformare il proprio pezzo di bosco a Ferrera, nel nord del Varesotto, in un vero e proprio accampamento scout. Hanno iniziato qualche anno fa e da allora accolgono un paio di gruppi all’anno. Quest’anno la sorpresa è stata grande quando hanno visto che il gruppo scout della capitale francese aveva scelto proprio il loro giardino per venire a vivere qualche giorno in mezzo alla natura.
«Abbiamo una cascina con 10mila metri di terreno – ci racconta Maurizio Peccarisi – l’abbiamo sistemata e così ora siamo in grado di dare una copertura con cucina e acqua corrente a questi gruppi di ragazzi scout. Loro bivaccano nel prato, in due punti del bosco. Uno è più vicino a casa e l’altro al bosco, il secondo lo prediligono la sera se vogliono stare svegli fino a tardi così sanno di non arrecare disturbo.»
Dopo aver avuto l’idea la famiglia si è registrata sul sito della comunità scout come accoglienza e da lì ha visto susseguirsi decine di gruppi di giovani nel loro giardino. «Si tratta perlopiù di gruppi con capi scout tra i 22 e i 25 anni che accompagnano minori fra i 14 e i 18 – ci spiega Maurizio – e che svolgono attività di esplorazione dei boschi, facendo anche lavori utili alla manutenzione dei luoghi che visitano. Da gruppo a gruppo cambia il tipo di attività e i lavori che svolgono. Alla sera per esempio i francesi sono tutti a letto alle dieci e mezzo, quando ci sono i gruppi di italiani la baldoria e l’allegria solitamente proseguono fino a più a tardi.»
La famiglia di Maurizio ha fatto questa scelta per far vivere il territorio in maniera sostenibile e farlo conoscere a persone che arrivano da tutta Italia, e non solo. Grande è stata infatti l’emozione di essere scelti, fra le varie candidature, addirittura dal gruppo scout parigino. Non mancano poi i momenti di scambio con le persone che ospitano, che arricchiscono entrambi «Mio padre è salentino e abbiamo un orto biologico, così i ragazzi hanno potuto assaggiare i prodotti che coltiviamo. L’altro giorno gli ho fatto le frise coi pomodori, un must della gastronomia pugliese, che hanno molto apprezzato!”
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
massimiliano_buzzi su Vivevano nel cantiere dell'albergo in cui lavoravano in nero. Attività sospesa a Varese
Felice su Vivevano nel cantiere dell'albergo in cui lavoravano in nero. Attività sospesa a Varese
MACALONE su Tarip, ecco quanto si paga. A marzo la prima fattura "targata Coinger"
Alessandra Toni su Fino al 10 febbraio in 145 farmacie della provincia di Varese è possibile donare un farmaco a chi è in difficoltà
Doride Sandri su Fino al 10 febbraio in 145 farmacie della provincia di Varese è possibile donare un farmaco a chi è in difficoltà
Melchio su Dal confine con Gallarate al centro. Ecco i due grandi cantieri pronti a partire a Busto Arsizio
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.