La Varese produttiva al bivio tra disastro e rilancio
Le prime anticipazioni emerse dalla ricerca di The European House - Ambrosetti che verrà presentata in un evento di Confartigianato Imprese Varese a ville Ponti venerdì 22 mostrano ombre e opportunità del territorio

Ha ancora un tessuto imprenditoriale vivace anche se in decrescita, mantiene una capacità di esportazione invidiabile e molto al di sopra della media italiana e lombarda, ma continua a perdere terreno in termini di valore aggiunto: la Varese produttiva è di fronte a un bivio che può portarla al disastro o al rilancio, in questi anni di cambiamenti e rivoluzioni.
A dirlo, le prime anticipazioni emerse sui dati della ricerca di The European House – Ambrosetti sul sistema produttivo varesino che verranno presentati all’evento “L’impresa oggi. Le imprese del futuro” di venerdì 22 luglio 2022 alle Ville Ponti di Varese, organizzato da Confartigianato imprese Varese.
Dati che innanzitutto svelano come, contrariamente a molte altre provincie lombarde, a Varese la dinamicità del territorio si sia contratta negli ultimi 10 anni, mostrando una differenza di valore aggiunto tra il 2011 e il 2020 in negativo: – 82,6 milioni di euro, contro i dati positivi delle province di Milano, Brescia, Lecco, Cremona, Lodi e Bergamo. In percentuale per Varese la variazione è di -0,4%, contro una media lombarda che è a + 2.7%.
Ma anche dati che collocano la nostra provincia al terzo posto in Lombardia per densità di imprese manifatturiere con 6,8 imprese per chilometro quadrato, dopo Monza Brianza (20,9) e Milano (17,4), e molto al di sopra della media Lombarda (3,8) e italiana (1,6). Anche se per variazione di peso del valore aggiunto dell’industria sul totale dell’economia provinciale in 10 anni (dal 2011 al 2019) Varese è la terza peggiore in regione (- 1,88), dopo Monza Brianza e Milano, con un calo costante nel decennio di propensione all’imprenditorialità.
La capacità di esportare del nostro tessuto produttivo in compenso è ancora altissima, e ha superato nell’ultimo anno anche le percentuali precovid: supera infatti nel 2021 il 40% del prodotto, contro il 34% circa della Lombardia e il 29% dell’italia, in salita rispetto ai dati del 2020 (36,2%) ma anche al dato del 2011 (36,6%).
«In questa regione si sta avendo un effetto elastico, un fenomeno che avevamo già osservato circa 15 anni fa – spiega Lorenzo Tavazzi, partner e responsabile area scenari di The European House – Alcuni territori si sviluppano molto, al traino di Milano che fa da locomotiva, mentre altri arretrano. Un fenomeno recente, mentre una volta i territori erano piu uniformi tra loro. Ora invece c’è un gioco competitivo che denota un cambiamento della base industriale regionale. Chi però ha una base manifatturiera come il territorio della provincia di Varese deve tenersela stretta, specie se è diffusa per settori e posizionamento come nel caso della vostra provincia. E’ fondamentale soprattutto perchè il concetto di fabbrica-mondo è finito e la globalizzazione spinta è difficile da pensare nei prossimi 10 ani. Chi possiede nel suo tessuto una manifattura diffusa può beneficiare da un cambiamento che vede diversi mercati una volta scontati (come la Cina) che si chiudono, creando un nuovo riposizionamento. Avere dinamiche sane di export dà un’altro segnale importante di competitività. In questo grande cambiamento c’è un’altrettanto grande opportunità da sfruttare».
«Due sono i fattori sui quali è già possibile, e doveroso, riflettere, sia in chiave critica che di potenzialità di sviluppo – Commenta il presidente di Confartigianato Imprese Davide Galli – Da un lato la provincia di Varese sta assistendo a una progressiva contrazione della demografia d’impresa, dall’altro l’export varesino contribuisce per il 40% al Pil provinciale, con un ruolo di traino di macchinari e mezzi di trasporto e ha recuperato terreno rispetto alla contrazione del periodo Covid più della media lombarda».
Qual è la ricetta per scegliere la strada giusta e portare la provinci nel futuro? A dirlo, i molti dati che ancora mancano, e che verranno illustrati nell’incontro di venerdi, ma innanzitutto «Dobbiamo tornare ad essere un territorio attrattivo, attraverso la leva fiscale, la sburocratizzazione delle pratiche nei confronti dei nuovi imprenditori, l’attivazione di servizi di supporto alle imprese, la valorizzazione della prossimità con Milano, l’affiancamento delle imprese con un approccio nuovo, consulenziale, proattivo, dinamico e fortemente professionalizzato – ha precisato in conclusione Galli – Nel corso dell’evento discuteremo di questo e di altri elementi che caratterizzano il nostro sistema imprenditoriale ma cercheremo anche di guardare oltre, cercando soluzioni nel confronto con le imprese e le istituzioni».
A margine, nel simposio di Ville Ponti verrà presentato anche il quarto volume della collana “Un viaggio nei luoghi del fare”, che raccoglierà 113 storie di impresa impegnate nel costruire la ripresa dal Covid. «113 storie di vita e imprenditorialità vera – conclude Galli – scandita da caratteristiche comuni: capacità tecnologica e produttiva, qualità e creatività di questo mondo del fare che spesso non si vede e merita di essere conosciuto e raccontato, come noi facciamo da oltre 20 anni».
Per partecipare all’incontro iscrizioni qui
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
lenny54 su Migranti a Fornasette: Fratelli d'Italia attacca la giunta di Luino, dura replica del Partito Democratico
Paskyu su Pedemontana, Pepe (Pd): "Servono spiegazioni, vengano in consiglio a riferire"
Giuseppe Mantica su Sala piena e niente code. A Materia si celebrano i 100 anni dell'Autolaghi "la prima autostrada al mondo"
Castegnatese ora Insu su Riunione dal Prefetto sul viadotto Vedano di Pedemontana, bocche cucite ma facce preoccupate
Felice su Il sindaco di Daverio difende il Trail delle Terre di Mezzo: "Chi rovina i boschi sono gli spacciatori"
lenny54 su Matteo Bianchi eletto Vice-Presidente del Comitato europeo delle regioni in Europa
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.