L’Amen di Massimo Recalcati incanta il pubblico del primo appuntamento di Tra Sacro e Sacro Monte
Tutto esaurito al primo appuntamento della XIII edizione. Coinvolgente la recitazione di Federica Fracassi, Marco Foschi e Sergio Leone che raccontano la quotidiana sfida della vita
![Massimo rRecalcati a tra Sacro e Sacro Monte](https://www.varesenews.it/photogallery_new/images/2022/07/massimo-rrecalcati-a-tra-sacro-e-sacro-monte-1320489.610x431.jpg)
La vita tenace, aggrappata, impossibile. La morte annunciata, vicina, inesorabile. Ma ricacciata indietro, con caparbietà da “quel piccolo mucchietto di ossa e nervi che sta in una mano”.
È la lotta che affrontiamo quotidianamente, da quando veniamo al mondo fino al momento del distacco “ora e per sempre”, che Massimo Recalcati racconta in “Amen”, testo teatrale autobiografico scritto dal noto psicanalista durante il primo lock down quando Milano era deserta e il silenzio delle strade era interrotto solo dal suono delle ambulanze e dalle campane, come lui stesso ha riferito presentando il testo al folto pubblico accorso alla XIV cappella al Sacro Monte per l’apertura della tredicesima edizione di Tra Sacro e Sacro Monte.
Il nuovo spazio teatrale, ricavato davanti all’ultima cappella prima della salita verso il Mosè, non offre la suggestiva vista della Pianura Padana, che si immerge nella notte, ma è ugualmente suggestiva con la cappella che fa da sfondo ai tre attori che si muovono in una scenografia essenziale solo un microfono, il leggio e tre sedie . In scena Federica Fracassi, Marco Foschi e Sergio Leone (che ha sostituito Danilo Nigrelli) accompagnati dalla chitarra elettrica di Paolo Spaccamonti con i suoni live electronics Gup Alcaro e per la regia di Valter Malosti.
Massimo Recalcati rievoca il momento della sua nascita quando, prematuro, nessuno credeva che sarebbe sopravvissuto tanto che gli impartirono contemporaneamente il battesimo e l’estrema unzione : “Lo splendore della vita e la polvere della morte”.
La sua strenua lotta per la vita è nel racconto della madre ( Federica Fracassi) che si aggrappa a quel battito del cuore che non molla, che strenuamente si difende con un ritmo discontinuo ma presente. Una relazione d’amore che si instaura, profonda, in quegli attimi angosciosi e strazianti, nonostante le voci attorno, ciniche e gracchianti, nelle loro sentenze senza speranza. Un amore infinito e generoso come solo una madre sa dare al figlio, che tiene per mano fino a quando lo lascia andare e farsi da parte.
L’arte difficile di vivere e di sopravvivere riecheggiano nella recitazione di Marco Foschi che offre il punto di vista di quel “mucchietto di ossa e nervi che resta in una mano” all’interno della scatola di vetro dove viene messo appena vede la luce del mondo. Tra fili, aghi, sonde si fa strada la sua fame di luce. Quella voglia di bellezza e di speranza che anima anche i passi del soldato in guerra ( Sergio Leone), in fila affondando i piedi nella neve, vicino agli altri commilitoni, ma così lontano nella sua lotta per la sopravvivenza in solitudine.
Il testo, che Recalcati ha composto tornando al suo amore di gioventù, offre spunti biblici da Giobbe al Qoelet e riferimenti letterari del “Sergente nella neve” di Rigoni Stern che procede passo dopo passo, sostenuto dal battuto del cuore, un passo dopo l’altro per non cedere alla tentazione di lasciarsi cadere nella neve.
Una ricerca sul senso della vita contrapposta all’ineluttabilità della morte che si riassume nella parola “Amen” …e così sia
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Serata di grande teatro come Tra Sacro e Sacromonte ci ha sempre abituato. Peccato che sia stata rovinata dalla inopportuna presenza dei vigili urbani che anziché disciplinare il traffico (le navette gratuite hanno avuto difficoltà a salire perchè c’erano le auto in discesa) hanno iniziato ad appioppare multe a chi aveva parcheggiato fuori dagli spazi, peraltro in modo da non intralciare il traffico. Ci vorrebbe più senso dell’accoglienza e la volontà di facilitare l’accesso del pubblico questi eventi anziché vessarlo con le multe. Un’altra occasione persa per la nostra città.