I Mondiali di canottaggio aiutano a sfamare i bisognosi di Varese
Le eccedenze alimentari generate dalla mensa degli atleti alla Schiranna saranno raccolte e distribuite alle associazioni solidali che operano in città. Lo spiega l'assessore San Martino
Dal mondiale di canottaggio una mano tesa a chi, a Varese, è in difficoltà. Una delle iniziative collaterali delle gare iridate alla Schiranna, che hanno preso il via ufficialmente lunedì pomeriggio, è quella di destinare le eccedenze alimentari generate dal grande evento remiero a favore delle associazioni che assistono i bisognosi.
Del progetto parla oggi, martedì 26, Nicoletta San Martino, assessore all’ambiente, alla sostenibilità sociale e all’economia circolare del Comune di Varese. «Per la prima volta in città si realizza, nell’ambito di un evento sportivo di queste dimensioni, una iniziativa che unisce sport, lotta allo spreco e solidarietà. Questa è la dimostrazione di come la crescente sensibilità per i temi della lotta allo spreco alimentare e il sostegno che l’amministrazione può dare alle realtà che operano sul territorio, possano contribuire a facilitare e implementare iniziative che rendono la sostenibilità sociale e la solidarietà concrete e tangibili».
All’interno dell’assessorato guidato da San Martino è infatti attivo il tavolo “Varese Città Antispreco” che mira a mettere a sistema il recupero delle eccedenze e che riunisce associazioni e istituzioni. «Durante tutta la settimana di gare è stato organizzato il recupero delle eccedenze dei pasti degli atleti perché possano essere donate alle associazioni che già assistono persone in stato di bisogno. Ringrazio il Comitato organizzatore che da subito ha accolto con entusiasmo questa proposta e l’Associazione Amici di Gulliver che già ha come attività il recupero di eccedenze alimentari a favore di bisognosi e che metterà a disposizione volontari e mezzi».
Alla Schiranna è in attività una mensa di dimensioni rilevanti (circa 600 metri quadrati di superficie) destinata proprio all’alimentazione degli atleti che partecipano alla rassegna iridata U23 e U19. La previsione era quella di servire sino a 900 pranzi al giorno per far fronte alle richieste delle oltre 60 nazionali arrivate a Varese per l’evento sportivo. La mensa è curata dall’azienda Vivenda, uno degli sponsor della manifestazione ed è già organizzata con la possibilità di recupero dei cibi non serviti in tavola.
«Sono orgoglioso e felice di questa iniziativa – è il commento dell’assessore allo sport, Stefano Malerba – Il mondo dello sport è fatto di valori e principi che noi tutti dobbiamo riuscire a trasmettere ai nostri ragazzi. Questa iniziativa ben rappresenta il valore educativo e formativo del mondo sportivo e dell’associazionismo».
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