Perseguitava la ex, ma non c’era nessuna denuncia a carico dell’uomo che ha sparato e ucciso l’amico a Cantello

Alle forze dell'ordine non era arrivata alcuna segnalazione per gli atteggiamenti violenti rivolti alla ex dell'uomo che ha ucciso un amico e ferito gravemente la donna che lo aveva da tempo lasciato

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Già nelle primissime ore che seguirono la tragedia del Confine, con due morti e una donna ferita grave in Svizzera, ad un controllo delle fedine penali seguì la parola: incensurati.

Non era stato uno scontro a fuoco fra pregiudicati che ha spento subito, alle 18.30, la vita di Daniele Morello, quarantasettenne “padroncino“ appunto nel settore trasporti di Stabio e poco dopo quella dell’uomo che gli ha sparato, Salvatore Stefano Solazzo, operaio 51enne di Morazzone. Niente regolamento di conti per soldi, niente boschi dello spaccio. Le motivazioni, come è emerso, risultano con ogni probabilità di natura passionale, legate agli screzi fra i due che erano amici abbastanza intimi da passare le pause pranzo insieme e confidarsi vizi e e virtù di una vita passata fra Lombardia e Ticino per lavoro, passione, sentimenti.

Proprio quelli che hanno portato Solazzo a compiere la strage probabilmente perché non accettava l’allontanamento della ex compagna, Ramzije, origini kosovare e grande lavoratrice che si era stancata di quella relazione e forse Solazzo che aveva chiesto all’amico Morello di convincerla a ritornare sui suoi passi era pure convinto di un tradimento in atto, proprio nei riguardi della persona nella quale riponeva così tanta fiducia.

Un punto emerso nelle ultime ore riguarda l’atteggiamento di Solazzo precedente al tragico pomeriggio di lunedì. È vero che entrambi gli uomini non avevano precedenti penali, ma è vero che ai carabinieri di Varese non risultano neppure denunce per stalking e addirittura aggressioni che in un paio di episodi – come oggi riporta il Corriere – non sono stati denunciati, e in almeno un caso avvenuti in Italia nel comune di residenza della donna.

Episodi legati a continue richieste di chiarimenti, pretese di incontri fino ad aggressioni fisiche vere e proprie, come avvenuto nei pressi del luogo di lavoro della donna, a Stabio.

Andrea Camurani
andrea.camurani@varesenews.it

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Pubblicato il 28 Luglio 2022
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