Protesta delle lavoratrici dei servizi scolastici a Busto Arsizio: “Quei soldi ci servono”
L'amministrazione comunale ha assicurato che entro il mese di luglio le 42 lavoratrici riceveranno una parte degli arretrati ma tra le ex-dipendenti serpeggia stanchezza, rabbia e preoccupazione
Dura protesta questa mattina, mercoledì, da parte delle ex-dipendenti della fallita cooperativa Eurotrend che fino a pochi mesi fa aveva in gestione i servizi di assistenza scolastica nelle scuole elementari e negli asili di Busto Arsizio.
La cooperativa fallisce, 42 ausiliarie degli asili di Busto Arsizio senza stipendio da due mesi
Da tempo attendono il pagamento delle retribuzioni arretrate e di parte della tredicesima nonostante abbiano garantito la continuità del servizio anche di fronte ad un’effettiva difficoltà economica. L’amministrazione comunale aveva promesso di provvedere al pagamento delle mensilità che la cooperativa non è riuscita a versare ma a distanza di oltre un mese la situazione sembra essere in una fase di stallo.
Da quanto emerso dalla commissione ad hoc che si è svolta ieri sera, il problema sarebbe il mancato invio dei cedolini delle 42 dipendenti relativi ai mesi non ancora retribuiti da parte di Eurotrend al Comune. Nonostante le pressioni fatte dagli uffici per averli, al momento la cooperativa non ha ancora provveduto.
Dopo la manifestazione, guidata dai sindacati Cobas e Cisl Fisascat, una delegazione è stata ricevuta dalla giunta Antonelli per discutere i prossimi passi, fermo restando che il Comune ha confermato la propria volontà di risolvere il problema. Da parte dell’assessore all’Istruzione Cinzia Cerana, infatti, erano arrivate rassicurazioni circa la volontà di pagare gli stipendi mancanti ma la situazione economica di molte di loro si sta facendo insostenibile.
Al termine dell’incontro tra le organizzazioni sindacali e il comune di Busto Arsizio l’amministrazione ha chiarito meglio l’intenzione di provvedere al pagamento di una quota delle spettanze dovute le lavoratrici: «Solo una quota perché ragioni tecniche non consentono il pagamento complessivo delle ammontare degli stipendi – commentano Eugenio Busellato dei Cobas e Lucia Giuffrida della Fisascat Cisl -. Il pagamento avverrà verosimilmente entro il corrente mese come anche le organizzazioni sindacali chiedevano. Riteniamo importante l’iniziativa di questa mattina che ha visto una partecipazione delle lavoratrici impegnate in un servizio molto particolare e delicato e giustamente hanno voluto manifestare per reclamare il loro diritto sacrosanto ad ottenere il pagamento del proprio stipendio».
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