Scenario 1, 2 e 3: la Lombardia pianifica la campagna vaccinale anticovid a tre velocità
Nel territorio varesino gestito da Ats Insubria gli scenari 2 e 3 prevedono un incremento fino a quasi 3000 vaccini al giorno nel primo caso e oltre 6000 nel secondo. Completano l'organizzazione le farmacie
La Giunta della Regione Lombardia ha approvato il ‘Piano operativo regionale di emergenza vaccinazioni Covid-19‘. Lo comunicano il presidente Attilio Fontana e la vicepresidente Letizia Moratti con delega al Welfare al termine della seduta di oggi.
Alla luce dell’esperienza maturata nel corso del 2021-2022, il Gruppo di Coordinamento vaccinazioni anti Covid-19 – con il dottor Guido Bertolaso consulente del presidente, ha elaborato, in collaborazione con le ATS, un ‘Piano Operativo di Emergenza’ contenente la programmazione dell’offerta vaccinale da attuare in caso di recrudescenza pandemica.
L’obiettivo del piano è definire un’organizzazione regionale tempestiva, in caso di ripresa della campagna vaccinale massiva, che sappia garantire, dopo la fase attuale (Scenario 1) che prevede un’organizzazione in grado di somministrare tra i 4000 e i 5000 vaccini al giorno, una sufficiente capacità vaccinale in relazione a due diversi scenari.
Scenario 2: le ATS, in collaborazione con le ASST, su input della Direzione Generale Welfare, si organizzano – entro 7 giorni – per garantire fino a 35.000 vaccinazioni/die sul territorio regionale.
Scenario 3: le ATS in collaborazione con le ASST attivano – entro 15 giorni dall’input della DGW qualora il passaggio avvenga dallo scenario attuale / 7 giorni se l’attivazione avviene dallo Scenario 2 – su input della Direzione Generale Welfare, un numero di centri vaccinali idonei a sostenere un’attività di somministrazione di massa che permetta di raggiungere le 60.000 vaccinazioni/die.
La capacità vaccinale pari a 35.000 e 60.000 rappresenta il livello massimo di somministrazioni erogabili in relazione ai tempi di attivazione (7 giorni e 15 giorni) e di reclutamento del personale da parte dei centri vaccinali, così come emerso durante le precedenti fasi della Campagna vaccinale massiva.
Lo scenario 2 prevede l’attivazione di 70 Centri Vaccinali (di cui 21 massivi), 10 Centri Vaccinali gestiti da MMG e 453 Farmacie.
Lo scenario 3 prevede l’attivazione di 86 Centri Vaccinali (di cui 37 massivi), 10 Centri Vaccinali gestiti da MMG e 453 Farmacie.
ORGANIZZAZIONE NEL TERRITORIO VARESINO
Nel territorio varesino gestito da Ats Insubria saranno attivati 5 centri per lo scenario 2 che salgono a 6 nel caso la situazione diventasse più critica.
SCENARIO DI RISCHIO MODERATO ( 2)
Se le condizioni rimanessero di rischio moderato, in provincia di Varese la campagna poggerà su due centri massivi gestiti dalle Asst di Varese e di Busto e due gestiti dai medici di medicina generale. Saranno attive fino a 5 linee all’ospedale di Circolo a Varese e 10 all’ex deposito dell’Aeronatutica di Gallarate. Operative anche le due sedi di Arcisate e di Saronno dei medici di base. In tutto, le 24 linee vaccinali somministreranno quotidianamente oltre 3100 vaccini di cui 720 al Circolo di Varese e al centro di Arcisate, 1100 a Gallarate e 576 nell’ex palestra Pizzigoni di Saronno. L’allestimento e l’organizzazione di queste sedi vaccinali richiederanno tempi brevi: nel giro di una settimana è prevista l’operatività per arrivare a 3836 iniezioni.
SCENARIO DI RISCHIO MAGGIORE ( 3)
Un po’ più articolata sarà l’organizzazione in caso di scenario di emergenza maggiore. In due settimane verranno allestite altre tre linee a Varese, che salirebbe a 1150 vaccini al giorno, altre 4 a Gallarate che arriverebbe a superare i 2000 vaccini, una linea in più sia ad Arcisate sia a Saronno che raggiungerebbero quota 900 e 800 vaccini quotidiani. Il piano prevede anche l’ampliamento dei punti vaccinali con l’allestimento di 3 linee all’Ondoli di Angera per un totale di 450 dosi al giorno. In questo scenario, quotidianamente verrebbero somministrati 6216 vaccini.
Completano l’organizzazione 40 farmacie.
AZIONI DI SISTEMA E COORDINAMENTO REGIONALE
Il presidente e la vicepresidente della Regione hanno evidenziato che, così come già fatto nel corso della fase emergenziale di picco della campagna vaccinale, saranno attuate azioni di sistema in grado di garantire omogeneità di intervento sui singoli territori delle ATS, pur nel rispetto delle peculiarità dei diversi territori.
A tal fine tutta l’attività sarà coordinata, a livello regionale, dal Gruppo di coordinamento che garantirà anche l’omogeneità di intervento su tutti i territori delle ATS.
In particolare, il Gruppo di coordinamento guidato dalla Direzione Generale Welfare assicurerà:
– il monitoraggio costante della realizzazione delle attività a livello locale;
– il rispetto delle tempistiche di attivazione delle azioni in relazione alla modifica di scenario;
– che tutte le ATS e ASST mettano a disposizione le figure professionali (medici, infermieri, personale amministrativo) in grado di garantire il numero di somministrazioni previste nei differenti scenari;
– l’eventuale attivazione di AREU, qualora necessaria, come supporto alla campagna vaccinale.
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