“Un encomio alla sanità pubblica: grazie dal profondo del cuore al personale dell’ospedale di Cittiglio”

Pubblichiamo la lettere di ringraziamento inviataci da una lettrice dopo due degenze all'ospedale di Cittiglio

ospedale di cittiglio

Ci scrive una lettrice:
Buongiorno redazione,
Vi lascio due lettere di encomio da me redatte in favore dell’ospedale di Cittiglio presso il quale sono stata ricoverata, per due volte nell’arco di un mese, nei reparti di medicina e chirurgia. In un’epoca nella quale è facile solo puntare il dito e sbraitare contro i pubblici disservizi, vorrei invece portare alla luce questo nostro piccolo gioiello di provincia presso il quale ho ritrovato fede verso l’umanità e nello specifico in quelle anime, per lo più silenziose, che lavorano sempre duro e senza mai protestare pur avendo tutti i motivi per farlo. Sarebbe, credo, profondamente giusto e sacrosanto far emergere questa realtà che di fatto affiora solo e soltanto quando qualcosa va storto. Rendiamo il giusto merito a queste persone che hanno sputato sangue durante la pandemia ma che ancora hanno cuore per donare se stesse con un sorriso a chi ha bisogno di loro.
Nella speranza che vogliate essere miei complici pubblicando queste mie parole, vi saluto cordialmente.
Angela Antonioli


Buongiorno,
sono appena rientrata a casa dopo un ricovero nel Vs reparto di medicina durato 8 giorni. E’ mio desiderio esprimere con la presente la mia gratitudine a tutto lo staff della sezione B (medici, infermieri, OSS, addetti alle pulizie) che si sono presi cura giorno e notte di me e delle mie esigenze con estrema professionalità, geltilezza e dedizione. In un contesto certamente non felice, ho potuto constatare come queste figure professionali, per giunta messe a dura prova dal lungo periodo di pandemia, conservino ancora dentro di sè passione e amore per il loro duro mestiere. Anche in tempi di non emergenza sanno, se necessario, vestire ruoli di psicologi, madri, padri e intimi confidenti pur restando sempre vigili e attenti ai bisogni medici primari di chi sta loro di fronte. Grazie a tutti loro esco da questa esperienza con il cuore rabboccato di speranza e fede nel genere umano (oltre che nella nostra martoriata sanità pubblica!!) certa che, nonostante tutte le brutture di questo nostro claudicante paese, esistano ancora anime belle ed empatiche che non hanno paura a tendere la mano verso chi si trova , seppur momentaneamente, in difficoltà. In ultimo, non certo per importanza, qualche parola sull’infrastruttura ospedaliera che ho trovato estremamente accogliente, pulita e tecnologicamente ben attrezzata di tutte le apparecchiature medicali necessarie ma anche di quelle piccole accortezze pensate per il puro comfort del paziente (tv, poltona, ventilaore ecc) volute evidentemente da qualcuno che ha a cuore non solo la salute fisica del paziente ricoverato, ma anche del suo benessere psicologico. Non posso tralasciare il servizio catering che fornisce sempre puntualmente pasti di ottima qualità e con un’ampia scelta di gustose pietanze. Quindi non mi resta che semplicemente ringraziare tutti nella speranza che queste mie parole possano infondere la forza di volontà necessaria per continuare ad eccellere. E’ quindi con immensa gratitudine che porgo i miei più Cordiali Saluti. Angela Antonioli, Cittiglio, 7-15/06/2022


Buongiorno,
mi ritrovo, per la seconda volta nell’arco di un solo mese, a scrivere una lettera di encomio a favore di questa nostra italica sanità pubblica, troppo spesso superficialmente martoriata, criticata, sfiduciata e degradata. Il cuore pulsante di questa realtà è fatto di uomini e donne altrettanto martoriati e ingiustamente messi alla gogna come incompetenti, menefreghisti, maleducati…leggere le recensioni sul web (scritte da chi, senza prima farsi un minimo e dovuto esame di coscienza, fa andare le dita senza neppure rendersi conto di ciò che scrive!) e ritrovarsi poi in una realtà diametralmente opposta, fa porre diverse domande più o meno filosofiche che non sto qui ad esporre. La sostanza di questo mio secondo scritto alla direzione sanitaria é che la realtà che ho vissuto io ANCHE in questo secondo ricovero presso l’ospedale di Cittiglio è, nella forma e nella sostanza, di tutt’altra concretezza. Il reparto di chirurgia infatti, come quello di medicina, annovera nel suo staff persone ( e non servi !) che sono lì solo per un motivo: prendersi cura di chi è malato e lo fanno tutti ed indistintamente con professionalità, etica ed amore per il proprio durissimo mestiere. Quindi per non dilungarmi oltremodo, ringrazio dal profondo del mio cuore tutte le infermiere, sia in sala operatoria che in reparto, che si sono amorevolmente, pazientemente e anche simpaticamente prese cura di me; ringrazio per gli stessi motivi di cui sopra le operatrici sociosanitari, anche loro sempre pronte con solerzia ad aiutare; ringrazio l’anestesista Dott Cacopardo, anche per la sua simpatia, ed il suo aiuto la Dott.Ssa Gaia per i suoi rassicuranti sorrisi; ringrazio il Dott Reggiori per le pazienti spiegazioni durante la visita preperatoria; in ultimo, non certo per importanza, il mio chirurgo, il Dottor Pavesi al quale devo tutta la mia riconoscenza per avermi saputa persuadere ad operarmi con accurate e rassicuranti spiegazioni sulla tecnica chirurgica, letteralmente liberandomi, così, da un supplizio che durava da anni. Chiudo quindi questa mia con un “BRAVI” ed un grande e sentito “GRAZIE” a tutti. Vi auguro di poter continuare a lavorare sempre con medesimo spirito e passione.

Con riconoscenza,
Angela Antonioli

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 09 Luglio 2022
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