Un robot al tavolo operatorio dell’ospedale Del Ponte per restituire l’udito a una bambina di 6 anni
La dottoressa Cristofari dell'audiovestibologia ha potuto utilizzare il sofisticato macchinario grazie all'associazione AGUAV che lo ha affittato per sei mesi

Un robot per inserire l’impianto cocleare a una bambina. Per la prima volta, la dottoressa Eliana Cristofari ha potuto utilizzare uno specifico macchinario per la chirurgia otologica. Al suo fianco, al tavolo operatorio nel quartiere chirurgico dell’ospedale Del Ponte di Varese, il Prof. Yann Nguyen, dell’Università Sorbona di Parigi, Assistance Publique des Hopitaux de Paris, che è uno degli sviluppatori e maggiori utilizzatori del robot.
L’impianto per eliminare la sordità è stato inserito a una bimba di 6 anni.
Il sofisticato macchinario è stato messo a disposizione dell’equipe chirurgica dall’Associazione AGUAV, composta da pazienti e loro parenti dell’Audiovestibologia varesina, che ha finanziato il noleggio dell’apparecchiatura per 6 mesi.
«Interventi chirugici nell’orecchio interno, come il posizionamento di impianti cocleari, richiedono l’utilizzo di strumenti miniaturizzati e la massima precisione nel posizionamento e nella movimentazione – spiega la Dott.ssa Cristofari – Robotizzare le fasi più critiche di questa operazione consente di aumentare il livello generale delle prestazioni chirurgiche e consentire ai giovani chirurghi di abbreviare la loro curva di apprendimento e raggiungere rapidamente risultati che si avvicinano a quelli dei colleghi esperti. La robotizzazione delle procedure, inoltre, le rende più precise e consente una chirurgia mininvasiva che, garantendo la conservazione delle strutture fini, lascia aperte le possibilità per applicare in futuro ulteriori nuove tecnologie».
Il robot per la chirurgia otologica è un braccio controllato dal chirurgo, progettato appositamente per la chirurgia otologica e per intervenire su distretti piccolissimi come il vestibolo di un bambino. Consente sette gradi di libertà (3 rotazioni, 3 traslazioni, un movimento distale) che amplificano e superano le capacità di movimento del braccio umano, garantendo la massima precisione e raffinatezza del gesto tecnico.
«Grazie ad AGUAV! – ha ribadito il Direttore Generale di ASST Sette Laghi, Gianni Bonelli – Il loro gesto a supporto della nostra Audiovestibologia non è solo il riconoscimento della straordinaria competenza della nostra équipe audiovestibologica, rispetto alla quale parlare di eccellenza è del tutto meritato, ma è anche una grande responsabilità per noi: dobbiamo ora impegnarci per garantire continuità a questo gesto».
«Interventi chirurgici ad altissima precisione richiedono l’impiego di tecnologie innovative e di personale altamente specializzato. Per questo, ringrazio tutto il personale dell’Audiovestibologia dell’ASST Sette Laghi per la professionalità dimostrata in un intervento tutt’altro che semplice su una paziente di sei anni che finalmente potrà tornare a sentire – commenta Emanuele Monti, Presidente della Commissione Sanità e Politiche Sociali al Pirellone – Ringrazio AGUAV per la grande collaborazione che non fa mai mancare in queste occasioni. Grazie all’impegno dei volontari è stato possibile noleggiare la tecnologia robotica per sei mesi».
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