Elisa a Roma in bici lungo la Via Francigena: “La cosa più bella è sentirsi figlia del mondo”
Elisa vive a Capolago, è la presidente del Circolo. In pochi mesi ha perso la mamma e il papà e ha deciso di partire in bici e da alcuni giorni sta percorrendo la Via Francigena verso Roma. Qui di seguito un primo diario della sua impresa
Elisa vive a Capolago, è la presidente del Circolo e da alcuni giorni è sta percorrendo la Via Francigena verso Roma. Qui di seguito un primo diario della sua impresa.
Ci sono diverse motivazione per partire per un grande viaggio che ti cambia la vita. A chi mi chiede lo spiego con tranquillità ed armonia.
Il 15 ottobre 2020 ho perso la mia mamma, il 30 marzo 2021 il mio papà. Durante la sofferenza di quei giorni, ho promesso alla Madonnina sita nella chiesa del mio paesino a Capolago di fare ta questo viaggio fino a Roma, con due motivazioni principali: “se mio papà si fosse salvato lo avrei fatto per lui, se non ci fosse riuscito lo avrei fatto per ritrovare me stessa”. E cosi é stato.
Nel Gennaio 2022 la decisione di partire ha preso piede e ogni giorno che passava un tassello nell’organizzazione si faceva avanti. Parenti, amici, il rione, colleghi, tutti sanno di questa mia pazzia. Nella mia sfortuna mi sento circondata da tanti mamma e papà.
Il 6 agosto arriva. I miei cugini Roberta e Vincenzo Mi accompagnano a Orio Litta. Qui, prendo la mia bici e parto verso Fiorenzuola. Sul tragitto incontro Dora e ci fermiamo, parliamo e ci raccontiamo storie di vita che fanno bene al cuore.
Il secondo giorno il percorso mi porta a Fornovo, passando per Fidenza. Ma quanto é bella la nostra Italia. Al B&B per la notte incontro una coppia della Repubblica Ceca e tra una birra e una risata ci capiamo La terza tappa mi porta a Berceto. Un percorso difficile, faticoso, in salita. Incontro tanti ciclisti e il tempo è dalla mia parte con tante nuvole, poco sole, e niente piogge.
La quarta tappa mi porta ancora su fino al passo della Cisa e mi fermo. Penso con qualche lacrima al mio papà. Lui che adorava la montagna, che mi ha fatto amare la Natura. E poi la bella Pontremoli e proseguo verso Aulla scoprendo che ho già fatto 230 km, tante emozioni, tanti sorrisi. La cosa che mi colpisce di più è che lo sto facendo da sola, ed é meraviglioso!
La cosa più bella è “sentirsi figlia del mondo”.
L’incitamento che amici, colleghi, parenti e anche non conoscenti, non mi fa mollare nonostante la stanchezza. È bello scrivere le proprie emozioni e rimarranno per sempre. Non so se riuscirò a raggiungere Roma (mancano ancora 10 tappe). In ogni caso non smetterò di crederci, PER ME, PER NOI (la mia splendida famiglia), PER LORO (mamma e papà), per chiunque mi è stato vicino in questi 16 mesi e per il mio rione che non mi ha mai abbandonato.
Sentirsi figlia del mondo non ha equali!
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