L’ultimo saluto a Giada Bino, i palloncini delle “Farfalle Lilla” volano in cielo sopra la canottieri di Arolo
Centinaia di persone hanno voluto partecipare alla cerimonia d'addio alla ragazza scomparsa lo scorso 7 agosto. Giada soffriva di disturbi del comportamento alimentare, aveva da poco avviato un progetto di sensibilizzazione
La perfezione non esiste ma due persone seppur imperfette possono creare sensazioni per farti sentire perfetto
Sono partiti dalla spiaggia del Lago Maggiore per volare alto nel cielo, liberi come delle farfalle, i palloncini bianchi e lilla dedicati a Giada Bino, 21enne di Monvalle scomparsa lo scorso 7 agosto – il giorno dopo che era scattato l’allarme per la sua fuga dall’ospedale di Cittiglio.
Questa mattina, giovedì 11 agosto, l’ultimo saluto alla ragazza. Non un funerale, bensì una celebrazione civile – come avrebbe voluto la stessa Giada – in quella che per anni è stata la sua seconda casa, la canottieri di Arolo, società con la quale nel 2016 si era laureata campionessa italiana nel “quattro di coppia” e che oggi ha messo a disposizione i propri spazi per ospitare centinaia e centinaia di persone.
Parenti, amici, compagni di remo. Il dolore per la morte di Giada ha stretto la comunità di Monvalle e lacustre in un forte abbraccio, gesto con cui si è conclusa, sulle note delle sue canzoni preferite come Ovunque Sarai, la celebrazione “Sì alla vita” presieduta dall’amico e regista Alfonso “Fo” Siracusa.
«In questi giorni i nostri pensieri sono rivolti a tutte le persone che sono stati accanto a Giada in questi anni contornati da questa bestia nera – ha sottolineato Fo Siracusa, impegnato attraverso l’arte nella battaglia sui disturbi del comportamento alimentare -. In momenti simili capiamo quanto difficile sia la vita, soprattutto quando dobbiamo dire addio a una persona così giovane. In tanti pensano che le ragazze affette da anoressia siano diverse, ragazze che non mangiano perché non vogliono ingrassare. La parte razionale di queste persone vorrebbe reagire ma la malattia è più forte. Questa nostra percezione è un problema serio, non della malattia, ma nostro, che nel 2022 non siamo ancora riusciti a capire di cosa si tratti realmente. Quando incontrate una persona affetta da disturbi del comportamento alimentare non voltate faccia, non fate finta di nulla».
Un invito alla comprensione dei dca, che affliggevano Giada e che l’avevano portata a dare vita alle Farfalle Lilla, un progetto nato dalla creatività della ragazza e partito con la realizzazione di magliette e braccialetti per gridare aiuto, per dire “dire sì alla vita” e sensibilizzare sull’argomento ancora troppo spesso lontano dai riflettori nonostante, come spiegato da Siracusa, un aumento del 40% dei casi dopo l’avvento della pandemia.
«Una ragazzi di soli 21 anni – conclude Siracusa – si era fatto carico di una cosa così importante, in prima persona, eppure non è riuscita a trovare una soluzione diversa. Ma lei era altruista e solare, nella sua ultima lettera non si è preoccupata di parlare di se stessa ma di tranquillizzare tutti. Era preoccupata di lasciare gli altri, di lasciarli nel dolore: i suoi genitori, i suoi nonni, la sorella a cui ha chiesto scusa per gli anni che le ha portato via».
«Un triste giorno per la nostra comunità – ha voluto dire il sindaco di Monvalle Franco Oregioni -. Il Comune non è solo l’istituzione che fa certificati. Il Comune c’è e rappresenta la collettività intera, essere “in comune” vuol dire essere insieme. Come padre voglio inoltre indirizzare una parola alle generazioni più giovani: non siamo soli sulla terra. Non tenetevi dentro i disagi, le difficoltà, le angosce. C’è un paese, ci sono amici e parenti che vi possono ascoltare. Persone che vi vogliono bene. Nessuno deve sentirsi solo sulla terra».
«Accettare questa morte è qualcosa di impossibile ma, paradossalmente, questa è la vita e bisogna andare avanti – questo il cordoglio del primo cittadino di Leggiuno Giovanni Parmigiani -. Per questo voglio dire ai giovani di essere protagonisti della vita. Solo dando anche agli altri riuscirete a vincere i momenti di sconforto».
“La perfezione non esiste ma due persone seppur imperfette possono creare sensazioni per farti sentire perfetto”. “La felicità non ha peso, sì alla vita”. “I dca non sono un capriccio, sì alla vita. Armati contro tutto ciò che non ti rende libera, ribellati contro tutto ciò che ti incatena”. “Amarsi non ha senso se poi io non mi so amare”
Queste alcune delle frasi che Giada aveva scritto per il suo progetto delle Farfalle Lilla, farfalle che attraverso i colorati palloncini hanno dipinto il cielo di Leggiuno.
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