Il mercato delle locazioni ha ripreso a crescere. Un bilocale nella zona di confine è un piccolo tesoretto
Cresce la richiesta di immobili di piccolo taglio. Vernizzi (Tecnocasa Malnate): "Nei territori a ridosso della frontiera svizzera il rapporto è di 5 a 1"
Uno studio condotto da Tecnocasa nelle grandi città italiane, da nord a sud, conferma che a partire dal 2021 il mercato delle locazioni ha ripreso a crescere sui livelli degli anni precedenti. Una crescita che era iniziata nel 2015 per essere interrotta bruscamente nel 2020 dalla comparsa del Covid.
Secondo lo studio, le ragioni sono molteplici. Nelle grandi città hanno giocato un ruolo importante il rientro progressivo degli studenti e dei lavoratori fuori sede e la ripresa dei flussi turistici che hanno determinato il ritorno a una minore offerta di immobili sul mercato con un rialzo dei valori: +3,4% per i monolocali, +3,5% per i bilocali e +2,8% per i trilocali. In aumento anche la percentuale di contratti transitori stipulati, pur restando il contratto a canone libero quello maggiormente utilizzato.
BILOCALI E TRILOCALI I PIÙ RICHIESTI
«In questa fase c’è una fortissima richiesta di locazioni – spiega Maurizio Vernizzi dell’agenzia Tecnocasa di Malnate e presidente provinciale di Anama (Associazione nazionale agenti e mediatori d’Affari) – e tra le tante ragioni ci sono anche la ricrescita dei tassi e l’acuirsi durante i periodi di lockdown di crisi familiari. In una zona di confine come la nostra, caratterizzata da una migrazione a livello lavorativo, cresce la richiesta dei frontalieri e dei lavoratori provenienti da altre regioni. Tra gli immobili più cercati ci sono i bilocali e i trilocali, averne uno in questa zona significa avere un piccolo tesoretto».
INVESTIRE NEGLI IMMOBILI
Nonostante in provincia di Varese l’offerta sia molto bassa, la crescita della domanda di locazione di immobili, soprattutto nei territori a ridosso della fascia di confine come, per esempio, la Valceresio, risulta evidente. Siamo lontani dalle percentuali evidenziate nelle grandi città, ma il fenomeno indica una tendenza che continua nel tempo. «La richiesta è di 5 a 1 – conclude Vernizzi -. Gli immobili di taglio medio-piccolo sono ancora un bene rifugio. E investire in questa direzione, guardando in prospettiva alle prossime olimpiadi invernali e all’aumento dei tassi sui mutui, diventa interessante».
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