Nicola Laurenza: “Non sono solo i frontalieri a beneficiare dell’inatteso tasso di cambio a favore del franco”
Il fondatore di Oro in Euro, società specializzata non solo nella compravendita di oro e preziosi ma anche nel servizio di cambio valuta, ci racconta come la rottura dell’uno a uno sia stata inaspettata quanto indicativa dei tempi che stiamo vivendo
“Un tasso di cambio inaspettato anche per noi.” A raccontarci di questa inversione a favore del franco è Nicola Laurenza, fondatore di Oro in Euro, specializzata non solo nella compravendita di oro e preziosi ma anche punto di riferimento per il cambio valuta. Una sorpresa non solo per i tanti frontalieri, ma anche per i cittadini svizzeri e per gli operatori come ci racconta Laurenza in questa intervista.
Innanzitutto dove operate nel settore del cambio valuta?
Oro in Euro è presente in Canton Ticino con 8 negozi, posti in luoghi strategici a livello commerciale. Con i punti vendita di Ponte Tresa, Stabio e Balerna presidiamo i tre punti di confine più importanti del varesotto e del comasco, offrendo il nostro servizio di cambio valuta. Oltre ai negozi fisici raccogliamo gran parte delle richieste online con la nostra piattaforma cambioticino.ch dove offriamo un tasso di cambio generalmente più alto e un accredito del denaro direttamente sul conto, senza più il bisogno di code e disagi in termine di tempo.
Venendo alla questione principale, da una parità tra le due valute al superamento del Franco rispetto all’Euro, quali sono gli effetti nei comportamenti della vostra clientela? Di che tipo di clientela stiamo parlando?
Sicuramente la fetta della nostra clientela a beneficiare maggiormente di questa inversione è quella dei frontalieri. Con il tasso a favore del franco abbiamo riscontrato un aumento di richieste di cambio non solo per quanto riguarda lo stipendio ma anche per accumuli sostanziosi su conti svizzeri. Un’inversione inattesa che permette ai nostri utenti di realizzare il 20% in più rispetto agli scorsi anni.
Tra i vostri clienti ci sono anche svizzeri? Che percezioni avete sulle motivazioni che usualmente li spingono a cambiare valuta? Ci sono state differenze dopo il rafforzamento del franco?
Negli ultimi giorni abbiamo riscontrato un aumento anche per quanto riguarda i clienti svizzeri, che approfittano della situazione per cambiare i franchi principalmente per due motivi: da un lato per la gestione ordinaria come la spesa, più conveniente in Italia, e dall’altro per la stagione di vacanze appena cominciata. Abbiamo infatti ricevuto richieste, anche per quantità considerevoli, proprio in vista di un viaggio in Italia: il tasso permette infatti un guadagno rilevante sul budget vacanze.
E ora, cosa vi aspettate accada? Assisteremo ad un ulteriore rafforzamento del Franco?
Non credo assisteremo ad un ulteriore rafforzamento, già di per sé inatteso. Ritengo che la situazione geopolitica europea attuale sia una delle principali cause della rottura dell’uno a uno. A livello mondiale il Franco è infatti da sempre considerato, alla stregua dell’oro, come un valore rifugio. Ritengo che la stabilità economica e politica della Svizzera abbia preso il sopravvento in un momento di indebolimento dell’Euro rispetto anche ad altre valute, come il dollaro, risentendo maggiormente rispetto ad altri paesi delle tensioni e dell’incertezza geopolitica di questi ultimi mesi.
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