Un 66enne arrestato per l’omicidio di Carmela Fabozzi a Malnate
Pregiudicato per furti e truffe, l'uomo sospettato se n'era andato in vacanza la sera stessa del delitto. La vittima e il presunto assassino si erano conosciuti in un'associazione che fa servizi per anziani
C’è un arresto per l’omicidio di Carmela Fabozzi a Malnate: Sergio Domenichini, un 66enne residente nella cittadina, è stato fermato su ordinanza emessa dal Gip di Varese. È un’ex guardia giurata di Malnate, pregiudicato per furti, reati contro il patrimonio e truffe, anche ad anziani.
Carmela Fabozzi è stata uccisa il 22 luglio nella sua abitazione in una casa di corte di via San Vito a Malnate.
Sul caso hanno indagato i carabinieri, del Nucleo Investigativo di Varese con il coordinamento del procuratore di Varese Daniela Borgonovo, che già nelle settimane passate avevano ipotizzato che la vittima conoscesse il suo assassino, come in effetti è stato appurato.
Il sospettato era stato notato da due vicini di casa a mezzogiorno del 22 luglio e in effetti l’omicidio è stato collocato intorno a quell’ora. Un vicino di casa, nella piccola corte dove ogni movimento non passa inosservato, ha poi ricordato di aver già notato il 66enne in precedenza, alcuni mesi prima.
Le successive indagini hanno consentito di appurare che i due si erano conosciuti presso un’associazione locale, la Anteas, dove il presunto omicida prestava opera di volontariato da un paio di anni (anche se all’associazione il nome della Fabozzi non dice nulla, qui l’articolo).
L’arma del delitto e gli indizi
Secondo gli investigatori – che si sono avvalsi anche dei rilievi e degli accertamenti del Ris di Parla – l’uomo avrebbe usato un pesante vaso di vetro blu per colpire la signora Carmela. Sul manufatto sono state trovate otto impronte digitali del sospettato, nella zona interna.
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Un altro elemento importante è stata la presenza di telecamere di videosorveglianza e del sistema Gps installato a fini assicurativi sull’auto dell’uomo, che hanno consentito di dimostrare la sua presenza nei pressi dell’abitazione della donna.
A complicare ulteriormente la posizione del 66enne anche tracce di sangue rinvenute sulle scarpe trovate a casa dell’uomo durante la perquisizione.
All’interno dell’appartamento non erano stati prelevati contanti e gioielli, né carte di credito. Mancavano solo due telefoni cellulari che si pensa potessero contenere tracce che avrebbero svelato la conoscenza reciproca tra la vittima e il presunto autore del delitto, che secondo carabinieri e Procura viveva sostanzialmente di furti e truffe.
Carmela aveva scoperto un furto o una truffa? Di sicuro un qualche elemento ha scatenato la furia dell’assassino.
Il lavaggio dell’auto a noleggio e la partenza per le vacanze
Intorno alle 13 l’auto del 66enne viene inquadrata dalle telecamere in un autolavaggio, dove viene lavata interamente ed esternamente. Subito dopo l’uomo è partito per le vacanze insieme alla sua compagna (è rimasto in albergo fino al 17 agosto e se n’è andato senza pagare).
L’auto è stata poi sequestrata il 17 agosto e a bordo è stato ritrovato un paio di scarpe: la forma della suola corrisponde alle impronte di sangue lasciate all’interno dell’abitazione di Carmela Fabozzi.
Il presunto omicida di Malnate da due anni accompagnava anziani e malati
I funerali di Carmela Fabozzi a Malnate
Proprio in queste ore è stato fissato il funerale della donna, che si terrà martedì 23 agosto nella chiesa parrocchiale di Malnate.
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La pericolosità sociale del Domenichini era nota da tempo. Mi chiedo come é possibile che un personaggio del genere, i cui precedenti erano facilmente verificabili, presti attività presso una struttura come volontario.