“Un calcio al cancro”, a Brebbia l’evento per combattere il tumore
Calcio, stand gastronomico e un'esposizione di rapaci, ma soprattutto l'impegno di tanti volontari pronti a dar vita a una giornata per sensibilizzare sulla lotta contro i tumori
L’energia dello sport per inseguire un obiettivo importante. Domenica 28 agosto al campo sportivo di Brebbia si è svolta “Un calcio al cancro”, la manifestazione organizzata da Fuck the Cancer e dalle associazioni Progetto Erika e Articolo Tre per sensibilizzare e raccogliere fondi per la lotta contro il cancro.
Una giornata carica di eventi, dal mini torneo di calcio aperto a tutti, l’esposizione di rapaci fino alla conclusione con la partita tra le squadre di Fuck the Cancer e del Brebbia Calcio. Per tutta la manifestazione, inoltre, i partecipanti hanno potuto incontrare e sostenere i volontari delle associazioni locali impegnate nel sostegno alla ricerca contro il cancro, e all’assistenza delle famiglie fragili.
«Ringrazio – ha affermato Massimiliano Gibellini, padre di Erika Gibellini, la ragazza scomparsa per colpa del cancro nel 2016 – tutti coloro che hanno partecipato all’iniziativa di oggi e lo staff per tutta la volontà che ha dimostrato nel sostenere la nostra associazione Progetto Erika. Da parte nostra cerchiamo di fare tutto il possibile per aiutare le persone che ne hanno necessità attraverso eventi e raccolte fondi, ma per raggiungere i risultati migliori abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti». L’associazione Progetto Erika è al momento al lavoro insieme ala Dorsi Academy di Varese (la scuola che Erika ha potuto frequentare anche nei momenti più difficili della malattia grazie all’attenzione di insegnanti i personale) per aprire due borse di studio.
«Quando si riceve una diagnosi di cancro – ha aggiunto Alessandra Locatelli, assessore alla Famiglia e alla Disabilità di Regione Lombardia – è come trovarsi all’improvviso completamente soli. Per quanto necessari, cure, medici e strutture da soli non sono sufficienti. Per i malati è importante contare su persone che rimangano loro vicino. Sfruttare un momento di festa e sport come quello di oggi per parlare di una tematica così seria è fondamentale per sensibilizzare l’attenzione di sempre più persone».
«Il ringraziamento di tutta la Giunta – ha commentato il sindaco di Brebbia Alessandro Magni – va a coloro che si sono impegnati per preparare questo evento. I volontari hanno lavorato per un motivo importante. Noi amministratori siamo sempre pronti a tendere una mano per aiutare che decide di attivarsi per la propria comunità». Tra gli amministratori locali all’evento, c’erano anche i sindaci di Cadrezzate con Osmate Cristian Robustellini e di Besano Leslie Mulas.
«La Lombardia – ha affermato il consigliere regionale Giacomo Cosentino – è grande, e senza la presenza di persone e associazioni che i occupino di queste tematiche, per le istituzioni sarebbe molto più difficile intervenire». Alla manifestazione hanno partecipato anche il consigliere regionale Emanuele Monti e il vice presidente della Provincia di Varese Alberto Barcaro.
«Sono molto contenta di questa giornata – ha aggiunto Emanuela Romeo, presidente dell’associazione Articolo tre, che si occupa di sostenere le famiglie con figli affetti da disabilità -, pure se dovesse essere servita ad avvicinare alla tematica dell’assistenza anche una sola persona. Siamo sempre pronti a sostenere le iniziative di Fuck the Cancer e Progetto Erika. La nostra associazione sta raccogliendo le risorse necessarie anche allo sviluppo del nostro grande progetto “Dopo di noi”. L’obiettivo è acquistare un grande casale e fornirlo di tutto il necessario per accogliere le famiglie con figli disabili, che con l’avanzare dell’età non hanno più l’energia per prendersene cura da soli. In questo modo, anche quando i genitori non ci saranno più, i loro figli non saranno soli, ma potranno continuare a vivere con la loro nuova grande famiglia».
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