Al liceo di Tradate studenti da 5 nazioni per raccontare “la democrazia in Europa”
È il tema del progetto Erasmus in cui è stato selezionato il Liceo Curie insieme ad altre scuole europee di Portogallo, Spagna, Francia e Grecia. Gli studenti in arrivo sabato
La democrazia in Europa oggi. È il tema del progetto Erasmus in cui è stato selezionato il Liceo Curie insieme ad altre scuole europee di Portogallo, Spagna, Francia e Grecia. Il progetto consiste nella realizzazione di un video finale, creato durante un percorso di mobilità all’estero nel corso dei mesi, in cui i ragazzi intervistano alcune persone delle diverse nazioni. Le domande riguardano proprio la democrazia in Europa. Un primo viaggio, in Francia, è stato fatto dagli alunni del liceo Marie Curie di Tradate, nella settimana dal 30 aprile al 9 maggio scorsi. Mentre questa volta, dall’1 all’8 ottobre, saranno i ragazzi delle altre nazionali ad essere accolti nelle case degli italiani.
Nelle scorse settimane la coordinatrice del progetto, la prof. Sara Carnelli, ha invitato i genitori degli studenti del Curie a dare disponibilità per l’accoglienza di ottobre: «Da ciascuno dei quatto paesi arriverà un piccolo gruppo formato da 2 insegnanti e 5 studenti – ha raccontato la professoressa nel proprio invito ai genitori -. Con gli insegnanti e i ragazzi ci siamo già incontrati a maggio nella bellissima città di Lione dove risiede la scuola capofila: il Liceo Bellevue. Là siamo stati accolti da insegnanti e ragazzi splendidi che hanno aperto le loro case per ospitare i compagni e con i quali si instaurato subito un rapporto di amicizia e collaborazione. Dopo una settimana partire e lasciarci è stato davvero difficile. In ottobre, come vi dicevo, avremo la possibilità di vivere questa esperienza qui a Tradate, presso la nostra scuola. Chiaramente questo ci riempie di orgoglio e felicità e mi piacerebbe poter accogliere i ragazzi e gli insegnanti con lo stesso calore con il quale siamo stati ricevuti a Lione. Per questo motivo, io, il preside, il prof. Carbone e gli insegnanti contiamo su di voi, studenti, per offrire ospitalità ai ragazzi e per fare sentire loro il calore della famiglia italiana».
Naturalmente la disponibilità è stata trovata, i ragazzi arriveranno il primo ottobre e da quel momento, per una settimana, andranno in giro, andando anche a Milano, per raccogliere le interviste video.
Il racconto di quanto successo a Lione è stato scritto anche in un articolo redatto dagli studenti che vi hanno partecipato: «Durante queste giornate professori e alunni, che hanno stretto un bel rapporto di amicizia, hanno svolto diverse attività. Ad esempio una gita fuori porta a Strasburgo dove hanno visitato il Parlamento Europeo e assistito a un interessante dibattito dove i ragazzi si sono sentiti protagonisti di un sogno, in quanto grazie alla conoscenza delle lingue hanno potuto apprezzare i diversi parlamentari che esprimevano le loro idee, e hanno vissuto una realtà di cui prima facevano esperienza solo attraverso uno schermo. Successivamente hanno fatto una visita nella città di Colmar. Tornati a Lione, gli studenti hanno fatto delle interviste ai cittadini locali francesi sulla democrazia, che è il tema principale di questo progetto. Durante questa attività i ragazzi si sono divertiti molto perché cercavano di capire quale fosse la persona migliore da intervistare».
«Gli alunni della scuola – conclude l’articolo dei ragazzi -, 5 ragazze di quinta linguistico, si sono contraddistinte dal momento che, nonostante il progetto fosse in spagnolo, hanno dimostrato anche la conoscenza dell’inglese e del francese. Alla fine di questa esperienza, i ragazzi francesi del luogo, emozionati e anche un po’ tristi, hanno accompagnato fino al vagone del treno i nuovi amici che avevano conosciuto, salutandoli con un ‘arrivederci’ e non un ‘addio’».
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