Alfieri e Astuti in visita alla stazione di Luino: “Il gigante addormentato dalle grandi opportunità”
Tanti i temi sul piatto, dalla mobilità transfrontaliera alle occasioni da cogliere in termini di infrastrutture, economia e turismo. Al via al primo esperimento di federalismo fiscale
Lunedì 19 settembre alla stazione ferroviaria di Luino il Senatore del Partito Democratico Alessandro Alfieri ha fatto il punto sulle principali tematiche riguardanti i lavoratori transfrontalieri, la loro mobilità e i rapporti Italia-Svizzera. Ma non solo: «Gli attuali frontalieri non pagheranno un euro in più di tasse e i Comuni di confine – chiosa il Senatore Alfieri – continueranno a ricevere risorse importanti dalla Svizzera per chiudere i bilanci e pagare i servizi essenziali dal punto di vista del welfare della propria comunità. Daremo il via anche al primo esperimento di federalismo fiscale: le future tasse che pagheranno i nuovi lavoratori frontalieri rimarranno sul territorio per progetti di sviluppo socio-economico e infrastrutturale. Un territorio particolare come questo merita risorse ad Hoc».
Presenti all’incontro anche il consigliere regionale del Partito Democratico Samuele Astuti, il primo cittadino Enrico Bianchi e i sindaci di Maccagno con Pino e Veddasca e Germignaga, rispettivamente Fabio Passera e Marco Fazio.
«I sindaci qui presenti sono molto importanti per noi perché quando si lavora dentro istituzioni nazionali o regionali è fondamentale che si abbiano gambe ben piantate sui territori. Territori che hanno un grandissimo potenziale, soprattutto dal punto di vista turistico, ma che spesso vengono schiacciati e “svuotati” dalla vitalità metropolitana milanese e dalla Svizzera. E’ anche per questo che l‘accordo fiscale tra Italia e Svizzera, ottenuto con un grande lavoro di squadra, è così importante. Un lavoro che mi auguro che anche in futuro venga tutelato e salvaguardato. Anche a costo di togliersi la casacca del partito a favore di quella del territorio. A regime oggi ci sono circa 233 milioni di euro da investire sul territorio, fondi che vogliono riconoscere la specificità di questi comuni di confine. L’idea è quella di alimentare un fondo che incentivi le aziende ad offrire qualcosa di più ai cittadini, per tenerli qui».
D’accordo con Alfieri anche Samuele Astuti, stato pochi mesi fa a Maccagno insieme a lui per la prima tappa del “tour d’ascolto della Provincia di Varese“: « Questi territori sono bellissimi, hanno grandi potenzialità ma sono anche fragili da un punto di vista ambientale e potrebbero diveltarlo anche da quello economico-sociale. E’ quindi importante essere qui per richiamare il tema della mobilità sostenibile e l’importanza di avere legami e collegamenti sempre più forti verso la Svizzera».
«Esserci trovati alla Stazione di Luino, gigante addormentato dalle grandi opportunità, dove prima c’era un’intera economia che girava, è molto significativo dal punto di vista delle infrastrutture – commenta il sindaco di Germignaga Fazio – . Bisogna lavorare molto su quelle stradali che oggi ci penalizzano. I collegamenti sono lenti ed è questo un altro motivo che determina lo svuotamento dei nostri territori. Fondamentale sarà lavorare anche su quello che è Alptransit, sulle sue opportunità e allo stesso tempo fonti di rischio, e sul suo processo in cui noi vogliamo essere protagonisti e non solo ‘comuni di passaggio’. »
«Questo luogo rappresenta anche simbolicamente, e non solo, il collegamento con la Svizzera – aggiunge il primo cittadino Bianchi -. Una condizione che viviamo sì come utilità economica ma da cui scaturiscono anche diverse difficoltà, sulle quali è tempo di intervenire in maniera rapida. Ringrazio Alessandro che come ha sempre fatto riuscirà ad analizzare e razionalizzare queste problematiche per portarle, con una comunicazione efficace e chiara, a Roma e a chi è a “digiuno” delle situazioni che territori come i nostri possono vivere».
In ultimo, a sollevare il tema importante del turismo è stato il sindaco di Maccagno Fabio Passera: «Collegamenti ferroviari efficienti sono sì un’opportunità per i frontalieri, ma anche per il trasporto delle persone e il turismo dei nostri borghi. Abbiamo la fortuna di amministrare territori meravigliosi e mi piace immaginare che più di qualcuno inizi a sceglierci come meta turistica. E il TILO va proprio in questa direzione. Non dimentichiamoci che il turismo è una fonte primaria di sostentamento per i nostri luoghi».
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