Bonfanti: “Le piccole imprese? Più resilienti ma hanno bisogno delle persone giuste”
Per il presidente del Comitato della piccola industria di Univa le imprese del territorio stanno attraversando un momento non facile ma proprio le loro caratteristiche possono fare la differenza
«Per le imprese varesine, soprattutto per le più piccole, questo è un momento difficile e in alcuni casi drammatico a seconda se l’azienda si pone a monte o a valle della filiera. A monte è sicuramente più drammatica in quanto l’energia elettrica e il gas sono determinanti per le lavorazioni. Di conseguenza a cascata arrivano gli aumenti delle lavorazioni cui si aggiungono quelli delle materi prime». Andrea Bonfanti, presidente del Comitato della Piccola Industria di Univa e vicepresidente nazionale della Piccola Industria di Confindustria, è anche un imprenditore: la Bonfanti Borse srl, azienda di Gorla Minore, dal 1945 opera nel settore della produzione e vendita di borse e accessori per la moda. È dunque espressione di quel settore manifatturiero che ha reso grande l’industria varesina, apprezzata in Italia e nel mondo per i suoi prodotti.
Presidente, come ha reagito il sistema industriale della provincia di Varese alle recenti crisi, quella energetica e delle materi e prime?
«Il nostro tessuto imprenditoriale ha una grossa componente di piccole imprese. Sono realtà molto resilienti, sopratutto quelle a conduzione familiare, che in queste situazioni riescono a stringere i denti e a tirare la cinghia per continuare a produrre. Non bisogna dimenticare che il loro portafoglio ordini in questo periodo è molto buono».
Questa resilienza di cui lei parla quanto è dovuta ai rapporti che si instaurano in azienda tra imprenditore e collaboratori?
«In buona parte dipende proprio da quel rapporto. Io sono un piccolo imprenditore e posso testimoniare che quotidianamente lavoro a stretto contatto con i miei collaboratori. Senza quel rapporto le piccole imprese non potrebbero andare avanti e non potrebbero soddisfare le richieste di mercato».
Un tema molto dibattuto riguarda la difficoltà che hanno le imprese a trovare profili adeguati soprattutto in ambito tecnico -digitale. Come si risolve questo problema?
«È vero, è un problema che tutte le imprese, ma soprattutto le piccole, affrontano quotidianamente facendo molta fatica a inserire nel loro organico delle persone con determinate competenze. Per questo crediamo che la riforma degli Its, che si oggi si chiama Its Academy, sia fondamentale e di primaria importanza per far sì che i giovani possano avere una formazione adeguata in base ai loro interessi ed essere inseriti in azienda già pronti per essere produttivi»
Qual è l’ultima figura che ha assunto in azienda?
«Un responsabile marketing perché da buoni imprenditori siamo capaci a produrre e molto meno a vendere. C’è un forte bisogno di persone nel settore vendita e digitale».
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