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Etica medica e dialogo con i pazienti: evento internazionale ospitato da Comune di Varese e Università dell’Insubria
Dal 15 al 17 settembre il 38esimo convegno dell’Eacme, organizzato dal team di ricerca del professor Mario Picozzi. Tra i focus: eutanasia, fecondazione assistita, consenso informato e tutela della privacy. E dal 27 ottobre su queste tematiche un ciclo di incontri divulgativi aperti al pubblico
Nella foto: al centro Mario Picozzi, da sinistra: Federico Nicoli, Elena Ferioli, Silvia Siano, Simone Boghi, Alberto Demagistri, Alessandra Grossi, Vittoria Viganò, Walter Lucchetta, Elvira Passaro
L’etica nelle scelte mediche, la riflessione sull’eutanasia e altre tematiche di inizio e fine vita, l’importanza del dialogo con il malato. Questi sono i focus del 38esimo convegno dell’Eacme, l’Associazione europea dei centri di etica medica (European association of centers of medical ethics), in programma dal 15 al 17 settembre a Varese, ospitato dal Comune dal Salone Estense e dall’Università dell’Insubria nelle aule di via Monte Generoso. L’evento è organizzato dal Centro di ricerca in etica clinica (Crec) dell’ateneo, diretto dal professor Mario Picozzi.
A cinquant’anni dalla pubblicazione del noto libro «Bioethics: Bridge to the Future» di Van Rensselaer Potter e dalla fondazione del Kennedy Institute of Ethics a Washington, la 38esima conferenza Eacme affronterà il tema del dialogo non solo tra i professionisti sanitari, ma anche con tutti i soggetti coinvolti nell’azione di cura, sui temi più attuali della bioetica, con uno sguardo sul futuro. Il dialogo come elemento essenziale: dialogo sulla bioetica, nella pratica clinica, con la società e la politica, sul futuro e sulle nuove tecnologie emergenti.
La conferenza conta più di 180 partecipanti da ogni parte del mondo, 150 presentazioni, 19 poster, importanti relatori nazionali ed internazionali, tra cui Veronique Fournier, fondatrice del primo Centro di etica clinica a Parigi; Massimo Cardillo, direttore generale del Centro nazionale trapianti; Nicola Magrini, direttore generale dell’Aifa; Laura Palazzani, vice presidente del Comitato nazionale italiano per la bioetica. L’Insubria è nel Comitato scientifico e organizzativo con i membri del Crec: oltre al direttore Mario Picozzi, ci sono: Federico Nicoli, che fa parte del bureau Eacme; Elena Ferioli, segretaria scientifica del Crec con un ruolo nella segreteria organizzativa Eacme; Alessandra Grossi, specialista in comunicazione ed etica medica che collabora con il Centro nazionale trapianti e membro del comitato scientifico Eacme.
L’evento Eacme è riservato agli addetti ai lavori ma dà avvio a «Dialoghi in bioetica: tra medicina, istituzioni e società», un ciclo di incontri divulgativi aperti al pubblico, curati dal Centro di ricerca in etica clinica dell’Università dell’Insubria e organizzati con il Comune di Varese. Due le date già fissate: «Il suicidio medicalmente assistito: posizioni a confronto» giovedì 27 ottobre e «Diritto dell’individuo e interesse della collettività» giovedì 24 novembre, dalle 17.30 alle 20 al Salone Estense.
Spiega Mario Picozzi: «La nostra società sempre più oggi si interroga su cosa sia bene fare in riferimento all’inizio della vita (fecondazione medicalmente assistita), ai trattamenti proposti (consenso informato) all’utilizzo dei dati e delle nuove tecnologie (tutela della privacy del cittadino), alle tematiche di fine vita (suicidio medicalmente assistito, eutanasia). Da una parte si avverte l’esigenza di creare luoghi di confronto e di dibattito, in cui le diverse sensibilità e visioni del bene possano liberamente e nel rispetto reciproco confrontarsi, facendo maturare posizioni condivise. Dall’altra emerge la necessità di arrivare anche ad avere delle leggi in questi ambiti, che stabiliscano dei confini e delle regole per quanto possibile chiare: si avverte la delicatezza di quest’azione, poiché sono in gioco temi che riguardano ciò che di più importante e prezioso esiste per ogni persona e per la società nel suo insieme».
Il convegno annuale è il momento più importante tra le attività promosse dall’Eacme, fondata negli anni Ottanta da un piccolo gruppo di teologi, filosofi e medici impegnati nella nuova disciplina della bioetica, alla quale oggi sono iscritti più di 60 centri di ricerca nel mondo.
Il Centro di ricerca in etica clinica dell’Università degli Studi dell’Insubria è tra i primi in Italia ad occuparsi delle questioni etiche che sorgono al letto del malato: la sua attività spazia dalla ricerca, alla formazione, all’attività di consulenza etica per ospedali ed enti assistenziali.
Per ulteriori informazioni: https://eacme2022.it.