Per la Leggiuno spa cassa integrazione straordinaria fino a dicembre
Il prossimo incontro tra le parti sociali è previsto per il 27 settembre per discutere della procedura di mobilità volontaria. A breve verrà pagato il 60% mancante della retribuzione di luglio

L’importante era prendere tempo per evitare di mettere definitivamente la parola fine alla storia secolare della Leggiuno spa, importante azienda tessile della provincia di Varese. L’incontro tra le parti sociali che si è tenuto nella sede di Univa è stato proficuo. Erano presenti anche il liquidatore Edoardo Fortis e i rappresentanti del ministeri dello Sviluppo economico e del Lavoro, questi ultimi collegati in videoconferenza.
La richiesta per avere la Cassa integrazione straordinaria è stata accolta, almeno fino al 31 dicembre del 2022, anche se i sindacati avevano fatto domanda per dodici mesi, ipotesi non da escludere nel momento in cui l’ammortizzatore venisse rifinanziato. C’è poi la partita del nuovo Decreto Aiuti che a sua volta potrebbe dare altri strumenti di sostegno al reddito dei lavoratori
I sindacati di categoria hanno spiegato ai rappresentati ministeriali le ragioni della richiesta. «La Leggiuno spa – sottolineano Ernesto Raffaele della Filctem Cgil e Alessandra Savoia della Femca Cisl dei Laghi – ha ancora una potenzialità importante nel settore del tessile ed esprime professionalità di livello, elementi che potrebbero indurre uno o più investitori a rilevarla. Ciò che chiediamo al Mise è di valutare le richieste di eventuali compratori, tenendoci costantemente informati, e facendo bene attenzione agli speculatori».
Ad oggi sono 82 i lavoratori rimasti sui 140 iniziali. In parte si sono ricollocati mentre altri sono andati in pensione. Il 27 settembre ci sarà un nuovo incontro per iniziare a discutere della mobilità volontaria, mentre il liquidatore ha rassicurato che sarà pagato il 60% mancante della retribuzione di luglio.
I rappresentanti di Filctem Cgil e Femca Cisl esprimono soddisfazione per questo primo risultato raggiunto anche se non nascondono che l’obiettivo è quello di riportare l’azienda di Leggiuno sul mercato. Per il momento è una solida speranza che i due sindacalisti sintetizzano con una battuta: «La Leggiuno spa è come l’araba fenice. Risorge sempre dalle sue ceneri».
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