La Regione crede nell’Its Mobilità Sostenibile all’ex-macello di Busto Arsizio e ci mette 2 milioni
L'amministrazione di Busto e l'Its che oggi ha sede a Somma Lombardo hanno vinto il bando Arest finanziato con fondi europei. Questo permetterà, coi fondi Pnrr, di completare il recupero di tutta l'area e creare un polo giovanile
L’amministrazione comunale di Busto Arsizio ha ottenuto un finanziamento europeo da 2 milioni di euro per il recupero di una parte degli edifici dell’ex-macello di Busto Arsizio con l’obiettivo di farlo diventare la nuova sede dell’Its Mobilità Sostenibile che attualmente ha la propria sede nella frazione Case Nuove di Somma Lombardo, proprio a ridosso dell’aeroporto di Malpensa.
L’annuncio è stato dato dall’assessore all’Urbanistica di Busto Arsizio Giorgio Mariani che, dopo i 6,3 milioni ottenuti per la riqualificazione dell’altra parte dell’area, ora è riuscito a portare a casa ulteriori soldi attraverso il bando Arest di Regione Lombardia, finanziato con fondi Ue.
L’iniziativa riguarda la porzione dell’immobile non interessata dal progetto di rigenerazione urbana già avviato nei mesi scorsi: le due progettualità potrebbero quindi integrarsi e permettere il recupero funzionale dell’intero edificio di circa mq. 7.537, che si aprirebbe alla città su 4 vie, Magenta, Tito Speri, Guglielmo Pepe e Marco Polo.
Le prossime tappe hanno ritmi serrati. Entro marzo-aprile dell’anno prossimo dovrà essere pronto il progetto esecutivo e il cantiere dovrà essere concluso entro il 2026. Il comune dovrà mettere i rimanenti 3,5 milioni di euro per il completamento del progetto.
«L’obiettivo – spiega Mariani – è creare un luogo che possa dare la possibilità ad un centinaio di studenti all’anno di conseguire il diploma di specializzazione in ambiti quali la meccatronica e la logistica intermodale che sono le specialità che chiede in questo momento il mercato del lavoro. Dimostrare la creazione di posti di lavoro era uno degli obiettivi da centrare nel bando e noi abbiamo raccolto dal territorio almeno 76 offerte di lavoro in questi due ambiti».
A questo punto il macello di Busto Arsizio è destinato a diventare un’area che tornerà a vivere. L’altra parte del vecchio macello sarà, invece, destinato ad iniziative associative e culturali giovanili con l’obiettivo di creare un vero e proprio polo giovanile che metterà insieme attività formative, culturali e ricreative. In questo ragionamento sono compresi anche gli Scout che da molti anni hanno trovato sede nell’immobile di via Pepe.
La sostenibilità dell’operazione, si spera, sarà garantita dall’affitto dell’immobile all’ente di formazione che occuperà quegli spazi: «Per noi è una scelta strategica importante sulla quale scommettiamo – conclude Mariani – per creare uno spazio dedicato ai giovani a pochi passi dall’area delle Nord che diventerà un nuovo grande parco urbano lineare attorno a quella che sarà la nuova stazione delle Ferrovie Nord».
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