La ricetta della Regione contro il sovraffollamento nei pronto soccorso. Una soluzione con poche novità

Da anni, l'azienda ospedaliera di Varese adotta strategie e modelli per ovviare al problema della barellaia che si verifica soprattutto al Circolo. Molte delle novità regionali sono già state attuate al Circolo

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Una strategia regionale per risolvere i problemi del pronto soccorso. Una ricetta non nuova, almeno per l’azienda varesina.
Secondo quanto presentato dalla Direzione generale dell’assessorato al Welfare, attese e degenze lunghe saranno risolte grazie a un’organizzazione che punterà su ‘Bed Manager’ , ‘Nucleo aziendale per la gestione dei ricoveri di area medica’ , letti dedicati in ogni reparto per tutti i giorni della settimana, compreso il weekend da definirsi a livello locale.

Ogni azienda dovrà dotarsi di una ‘admission room’, ossia aree dedicate per i pazienti che terminato il percorso di emergenza-urgenza al Pronto Soccorso e sono in attesa di essere inviati all’Unità Operativa e di una ‘discharge room’, per i pazienti da dimettere da una Unità Operativa di degenza che sono in attesa di essere trasferiti a domicilio o in altre strutture del territorio come ospedali di Comunità, strutture riabilitative e unità di offerta residenziale della rete territoriale
In caso in caso di sovraffollamento, infine, entreranno in gioco modalità gestionali alternative dei pazienti: alla Sette Laghi ci sono livelli differenti di sovraffollamento con progressiva riduzione delle attività chirurgiche fino al blocco totale ad eccezioni di quelle urgenti.
Altro aspetto significativo previsto dal piano regionale riguarda l’appropriatezza dei ricoveri in Pronto Soccorso.

La storia del pronto soccorso di Varese, da “Guantanamo” in poi la dice lunga sui tanti tentativi portati avanti in questi anni che si scontrano sempre con un problema di offerta territoriale di assistenza: senza strutture intermedie o a bassa intensità, ogni richiesta ricade sulle strutture ospedaliere. Il territorio varesino, soprattutto il bacino della Sette Laghi è emblematico del deficit territoriale di assistenza. 

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Altro aspetto significativo previsto dal piano regionale riguarda l’appropriatezza dei ricoveri in Pronto Soccorso. Anche in questo caso, esiste già da tempo un sistema a codici che dovrebbe dissuadere da accessi impropri, i codici bianchi, con risultati non del tutto positivi.

Per verificare che il sistema funzioni, Regione Lombardia aggiunge un’attività di monitoraggio centrale e un osservatorio per i ricoveri in area medica con il calcolo dei tempi di attesa che devono essere contenuti entro le 8 ore dall’accesso del paziente, come previsto dalle indicazioni ministeriali, nonché il mantenimento delle azioni operative previste.

VICEPRESIDENTE LETIZIA MORATTI: «Si tratta – ha detto la vicepresidente e assessore al Welfare di Regione Lombardia  – di un passaggio molto importante per le ‘dinamiche’ dell’attività quotidiana delle nostre strutture con un occhio di riguardo alle esigenze e alle aspettative dei cittadini. Con questa delibera andiamo infatti a migliorare l’organizzazione ospedaliera con particolare riguardo ai Pronto soccorso, a tutti gli effetti la porta d’ingresso delle nostre realtà sanitarie. L’obiettivo primario è annullare le attese che oggettivamente in diverse occasioni si rivelano lunghe. Ecco allora che fondamentale sarà identificare le priorità delle attese in modo da valorizzare al meglio anche tutta l’attività degli operatori. Con questi interventi, ribadiamo che l’attività dei Pronto Soccorso non è avulsa da quella più generale degli ospedali, ma viceversa è inserita in una logica organizzativa che coinvolge e vede partecipi tutti i reparti delle strutture. Si tratta di un percorso dove è fondamentale reperire la disponibilità dei posti letto in modo da ottimizzare l’organizzazione ospedaliera generale, i tempi di attesa e tutta l’attività di medici e infermieri. Per arrivare agli obiettivi che ci siamo prefissati introdurremo anche azioni operative innovative, e nuove ‘figure’ come il Bed manager e il nucleo aziendale che si dedicheranno alla gestione dei ricoveri di area medica».

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Pubblicato il 06 Settembre 2022
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