Il Ponte del Sorriso aderisce alla campagna di sensibilizzazione contro il cancro infantile
FIAGOP ha scelto la settimana dal 19 al 25 settembre durante la quale promuovere l’iniziativa. In tutti i reparti pediatrici del Varesotto ci saranno laboratori creativi in cui l’oro è protagonista
Il Ponte del Sorriso aderisce alla campagna mondiale “Accendi d’oro, accendi la speranza” di sensibilizzazione contro il cancro infantile. Settembre è il mese stabilito da Childhood Cancer International CCI per accendere l’attenzione sulle problematiche e sui diritti di tutti i bambini e adolescenti del mondo malati di cancro, attraverso l’utilizzo del colore oro, simbolo dell’Oncoematologia Pediatrica e della forza, del coraggio, della resilienza dei piccoli che lottano contro il tumore.
CCI è una rete mondiale di associazioni presenti in 5 continenti per difendere il diritto alle cure e alla buona qualità di vita di tutti i bambini e adolescenti malati, assistere il nucleo famigliare e spingere la ricerca. In Italia è rappresentata da FIAGOP, una federazione di associazioni italiane, tra cui anche Il Ponte del Sorriso.
FIAGOP ha scelto la settimana dal 19 al 25 settembre durante la quale promuovere l’iniziativa. Per tutto il periodo, Il Ponte del Sorriso partecipa realizzando, in tutti i reparti pediatrici della Provincia di Varese, laboratori creativi in cui l’oro è protagonista. Da sempre Il Ponte del Sorriso, grazie a tanti benefattori, è a fianco dei bambini che combattono contro ogni malattia per aiutarli a guarire giocando, sostiene le loro famiglie, acquista apparecchiature pediatriche e finanzia la ricerca sulle patologie infantili.
Ogni giorno 700 bambini nel mondo si ammalano di cancro, in Italia 2200 ogni anno, di cui l’80% guarisce., ma il 20% non ce la fa. Per questo è importante creare maggior consapevolezza dei primi sintomi, garantire diagnosi più precoci, finanziamenti per la ricerca e terapie più adatte ai bambini. Il cancro infantile per fortuna è una malattia rara ma proprio per questo, purtroppo, le aziende farmaceutiche non investono abbastanza e poche sono le medicine per i bambini e adolescenti.
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