Tante comunità unite per l’ultimo saluto a Karim
Al cimitero di Belforte si sono unite tutte le comunità che volevano bene al quattordicenne che ha perso la vita nel tragico incidente in valle di Blenio: quella musulmana, quella cristiana di Bisuschio, il team della squadra di calcio dove giocava e anche la comunità di Induno Olona

Due comunità religiose si sono unite per dare l’ultimo saluto al giovane Karim, che da oggi riposa al cimitero di Belforte a Varese.
In particolare, dopo il rito musulmano avvenuto nel centro islamico di viale Borri, a Belforte si sono unite tutte le comunità che volevano bene al quattordicenne che ha perso la vita in un tragico incidente in valle di Blenio: quella musulmana, quella cristiana di Bisuschio, i compagni di scuola il team della squadra di calcio dove giocava e anche la comunità di Induno Olona.
«La morte ci segue, non dobbiamo avere paura della morte – ha detto il responsabile del centro islamico di Varese, prendendo la parola – Dobbiamo preparaci a quello che ci aspetta. Noi siamo qui per un lutto, per la perdita di un figlio. Questo fatto ci insegna tanto, ci fa riflettere: se abbiamo litigi se abbiamo mal comportamenti, dobbiamo cessarli finchè siamo vivi. Perchè non sappiamo quanto staremo sulla terra, e dobbiamo pregare Dio di ritrovare gli amici e i fratelli perchè non si sa mai: un giorno escono e possono non tornare più».
Il responsabile del centro ha anche voluto ringraziare: «Tutta la comunità della Valceresio, la parrocchia, la scuola, le comunità cristiane e musulmane che hanno reso questa triste cerimonia un evento di fratellanza»
Un pensiero condiviso anche dal papà di Karim, che ha voluto sottolineare come «Questa è una dimostrazione che non c’è differenza tra noi: viviamo tutti i giorni tutti insieme, siamo fratelli: e ringrazio tutti per l’aiuto che hanno dato ai nostri figli»
«Noi siamo stati vicini ai famigliari, perchè ci sembrava la cosa giusta da fare – ha detto il vicesindaco di Bisuschio Angelo Conti – E questo momento, pure nel suo enorme dolore, è stata una occasione, la più bella che ci possa essere: un momento di grande dolore trasformato in un momento di fraternità. Rinnoviamo le condoglianze da parte del sindaco e tutta la comunità di Bisuschio, ricordando alla famiglia che qualunque cosa abbiano bisogno noi siamo qui per loro».
Karim è stato sepolto con la sua maglietta della Virtus, salutato da tutti i suoi compagni di squadra: «Vedo qualcosa di grande nel buio del dolore. È una luce che brilla, oggi, grazie ai fratelli musulmani che guardo negli occhi da fratello. – ha commentato il parroco di Bisuschio, don Adriano Bertocchi – Guardo anche i miei fratelli cristiani e dico: avete visto come guardano la vita, e ciò che c’è dopo la vita questi fratelli? Ci avete fatto del bene, siete stati una luce per noi. Continuiamo ad illuminarci a vicenda, sperando che ci siano occasioni più felici per farlo».
Ora, il pensiero è a chi è stato travolto con lui nella tragedia e lotta per la vita. E per questo il sindaco di Induno Olona Marco Cavallin ha chiesto un ultimo aiuto: «Sono qui a manifestare la vicinanza del mio comune e di tutta la Valceresio alla famiglia di Karim, perchè questa è una tragedia che ha colpito tutti, e che ha fatto emergere il senso di comunità, l’integrazione tra i cittadini: nella tragedia di questo evento, è stato fatto un passo in piu in questa direzione. Ora però vi chiedo un’ultima cosa: una preghiera per il ragazzo di Induno che sta lottando per la vita a Lugano. Sono certo che Karim sta pregando per lui, lo chiedo anche qui: una preghiera musulmana e una cristiana per lui».
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