700 chilometri di verde da percorrere in selle, il patrimonio del Parco del Ticino è inestimabile
Il Parco del Ticino è il primo parco regionale italiano ed è proprio dalla sua esperienza che è nato #varesedoyoubike, il progetto di Camera di Commercio che vuole rendere il Varesotto una provincia a misura di cicloturismo. L'intervista alla Presidente Cristina Chiappa

(foto archivio Parco Lombardo della Valle del Ticino)
750 chilometri di percorsi verdi attraverso le province di Varese, Pavia e la città metropolitana di Milano, nel solco di un solo grande fiume: il Ticino. È questa la vasta ed eterogenea area sotto la cura del Parco del Ticino, il primo parco regionale italiano, istituito nel 1974.
A far da protagonista dell’area sud del Varesotto è senza dubbio il “fiume azzurro” che dà nome al Parco, il cui letto parte da quella sfaccettata cerniera sul Basso Verbano che è Sesto Calende fino a confluire nel Po, praticamente all’altezza dell’Emilia Romagna. Un patrimonio dal valore inestimabile, così come la ricchezza dei territori baciati proprio dal Ticino.
Ed è proprio dall’esperienza cicloturistica sviluppata negli scorsi anni in quest’area che ha preso spunto #varesedoyoubike, progetto di Camera di Commercio che, grazie alla sinergia con associazioni, operatori privati e istituzioni, vuole fare di quella di Varese una provincia a misura di cicloturismo, in un’unione tra natura, cultura e sport.
«Tanto è quello che offre il Varesotto, sicuramente l’area “boscata” più pregiata di tutto il nostro Parco, con una delle più belle brughiere – evidenzia la presidente del Parco Cristina Chiappa -. Per quanto riguarda i tracciati, il reticolo di sentieri è già implementato, il Parco non ha avuto il bisogno quindi di allargare la propria rete di sentieri, il progetto piuttosto mira a dare un nuovo valore a un ambiente che si contraddistingue dalla presenza del fiume e dei suoi ricchi habitat naturali attorno ai quali si è creato molto movimento grazie alle associazioni in sinergia col territorio, per esempio i volontari a tutela degli anfibi nel momento dell’accoppiamento».
«Solo sul parco del Ticino contiamo più di 700 chilometri di sentieri – conclude Chiappa -. Il progetto di Camera di Commercio costituisce un modello di sviluppo cicloturistico che ha tutte le caratteristiche per diventare una case history replicabile su altri territori».

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