Ancora un mese a 70 all’ora sulla Sp1 nel tratto di Buguggiate
L'autovelox resta tarato su quella velocità e non sui 90 all'ora. Il sindaco Sambo: "Per risolvere il problema del rumore causato da 3 milioni di auto all'anno c'è una sola soluzione: le barriere antirumore"
![autovelox provinciale buguggiate](https://www.varesenews.it/photogallery_new/images/2022/07/autovelox-provinciale-buguggiate-1318327.610x431.jpg)
Autovelox a 70 all’ora sulla Sp1 ancora per tutto il mese di novembre. Lo ha deciso la Provincia di Varese, che ha competenza sul quel tratto di strada, e che a luglio di quest’anno aveva emesso un’ordinanza con la quale abbassava il limite di velocità da 90 a 70 all’ora.
La riduzione del limite di velocità sulla strada provinciale detta “del Chiostro di Voltorre” è stata istituita in via provvisoria e sperimentale e il provvedimento doveva scadere l’11 ottobre. Il limite massimo di velocità a 70 km/h riguarda il tratto compreso tra il Km 11+520 e il km 13+786 circa nel Comune di Buguggiate. In quel tratto transitano oltre 3 milioni di auto all’anno e il rumore rende difficile la vita di chi abita accanto alla provinciale.
I mesi di sperimentazione sono serviti a raccogliere i dati che a novembre verranno studiati per capire se il provvedimento ha sortito qualche effetto. Se così fosse il limite dei 70 all’ora sarà mantenuto, in caso contrario si tornerà ai 90 all’ora e si dovranno cercare soluzioni alternative. Sì ma quali?
«Già il punto è proprio questo – spiega il sindaco Matteo Sambo – Quale soluzione alternativa si potrebbe adottare? L’autovelox a 70 all’ora non cambia di molto la situazione: sia dal punto di vista della sicurezza stradale, sia da quella dell’inquinamento acustico. Già con l’installazione dell’autovelox il numero degli incidenti su quella strada è diminuito e oggi non se ne registrano quasi più; inoltre i 70 all’ora hanno diminuito il rumore di pochi decibel: lo diranno i dati raccolti dalla Provincia ma al momento questo sembra emergere con evidenza».
Per il sindaco Matteo Sambo, che porta avanti le istanze di una sessantina di cittadini che si sono costituiti in un comitato, la soluzione è una soltanto: le barriere antirumore. «Lo so, sono costose, ma non vedo altra via. L’asfalto fonoassorbente è dimostrato non essere sicuro: d’inverno ghiaccia facilmente e con la pioggia diventa scivoloso.
Le barriere andrebbero installate in un tratto breve, trecento metri al massimo. L’impegno di spesa è alto ma si risolverebbe il problema una volta per tutte. Il 10 novembre faremo una riunione in Prefettura: insieme, amministrazione di Buguggiate e Provincia, analizzeremo i dati e decideremo come procedere. Io spero davvero si scelga la via delle barriere antirumore: Villa Recalcati ha messo a bilancio 500 mila euro per contrastare il problema del rumore su alcune strade provinciali. Davvero poco, ma a questo punto occorre trovare una soluzione definitiva che tuteli i cittadini».
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