“Feeling science”: a Parola di Donna messa a nudo la vita delle scienziate

Un riuscito "esperimento di dialogo" che ha fatto il tutto esaurito al teatro Santuccio di Varese e avrà una seconda replica a Lugano

Feeling Science a Parola di Donna

«Dobbiamo ringraziare questo gruppo di donne, perchè un gruppo di uomini non sarebbe riuscito a fare lo stesso».

Le parole di Adriaan Eeckels in conclusione dello spettacolo “Feeling science” raccontano molto di un progetto coraggioso e di grande interesse che vuole sperimentare un nuovo linguaggio: far comprendere la vita di persone e lavoratrici due volte misteriose per i più, le scienziate.

Un esperimento ben riuscito grazie a un lavoro di ascolto da parte di un team che ha unito gli artisti – Angela Denattè e Andrea Chiodi, che hanno rispettivamente scritto e diretto la pièce insieme a Simona Gonella – con le scienziate, che hanno innanzitutto aperto i loro cuori e le loro vite per poterle fare dialogare con gli spettatori.

Feeling Science a Parola di Donna

«Un lavoro a cui stiamo lavorando da oltre un anno, e che è diventato realtà oggi» ha commentato Marisa Coletta, che con Franca Maria De Monti organizza Parola di Donna e ha promosso fin dall’inizio questo progetto: una fatica che è stata ripagata da un “tutto esaurito” e dalla creazione di una nuova replica a Lugano.

Uno spettacolo da vedere per entrare nel mondo segreto della vita delle scienziate, che vorrebbero diventare meno segrete e spiegare al mondo cosa fanno e cosa le appassiona: un lavoro che influisce sulle vite di tutti, ma che tutti considerano “Difficile da capire, importante ma che non si capisce; da spiegare in maniera più facile”.
Tutte frasi risuonate nello spettacolo che cerca di raccontare una “Complessità, che per noi è una parola positiva: perchè complesso non significa complicato”

Dalla esperta di cybersecurity alla tossicologa, dall’informatica ambientale alla matematica delle malattie: tutte raccontano davanti agli spettatori la loro vita, le loro passioni, la loro professione, ma soprattutto le loro domande, che sono inevitabili per delle scienziate che, come spiegano durante la serata, “danno consigli alla politica”, come è l’obiettivo del JRC.

Uno spettacolo che merita di andare oltre i confini delle conoscenze e delle amicizie che legano le protagoniste: il primo passo è stato fatto a Varese, il prossimo appuntamento è al LAC di Lugano, dove si svolgerà la seconda rappresentazione.

Stefania Radman
stefania.radman@varesenews.it

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Pubblicato il 22 Ottobre 2022
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