L’esercente “Sherlock Holmes” di Cadegliano Viconago fa arrestare il rapinatore del negozio vicino
Il colpo all’”Acqua e sapone” mette sul chi va là gli altri esercenti della zona che individuano il sospettato il giorno dopo e chiamano il 112: fermo e carcere per un 46enne
È accusato di aver assaltato il negozio di detersivi e prodotti per la persona non distante dal Confine: il giorno dopo però è stato fermato dai carabinieri grazie alla segnalazione del direttore di un supermercato nelle vicinanze.
Capacità di osservazione e solidarietà fra commercianti sono stati determinanti nella storia che ha avuto come epilogo, venerdì, la convalida per fermo di indiziato di delitto di un uomo di 46 anni originario della Campania e con precedenti penali che martedì scorso, 25 ottobre, aveva preso di mira l’«Acqua e sapone» di Cadegliano Viconago, sulla statale 233 della Valmarchirolo.
L’uomo, secondo la ricostruzione delle vittime aveva intimato ad una cassiera di consegnare i soldi in cassa, 110 euro, sotto minaccia di un taglierino. Il sospettato ha però commesso l’errore di agire a volto scoperto: è senza fissa dimora e non è un frequentatore abituale delle zone di confine, quindi, in un primo momento, i militari non sono riusciti dalla visione delle immagini a risalire all’identità.
Ma il colpo di scena è arrivato il giorno dopo quando decisiva è stata la prontezza d’animo di un esercente della zona, uno dei responsabili di un supermercato vicino che ha notato quell’uomo mai visto trafficare con una lama in un parcheggio.
È bastato fare uno più uno (la voce della rapina del giorno precedente si era già sparsa per il paese) per decidere di chiamare il 112. I carabinieri capiscono al volo che si trovano di fronte a un indiziato di delitto (proprio per aver riconosciuto l’uomo dalle immagini della video-sorveglianza), e quindi in concerto col pubblico ministero di Varese Valeria Anna Zini viene firmato il provvedimento di fermo (non potendo contestare la flagranza di reato). In un secondo momento si è scoperto che al fermato era da attribuire anche il furto di un’automobile avvenuto proprio in paese, sempre a Cadegliano Viconago.
Dunque la capacità dei carabinieri e la prontezza del cittadino esercente che ha subito segnalato qualcosa che non andava hanno consentito di bloccare il personaggio che ora si trova in carcere difeso dall’avvocato di fiducia, il penalista varesino Oscar Canzoneri che lo ha assistito durante la convalida del provvedimento operata dal giudice per le indagini preliminari Alessandro Chionna direttamente ai Miogni; lo stesso giudice ha applicato la misura della custodia cautelare in carcere vista la mancanza di una fissa dimora dell’indagato e la gravità del reato contestato, vale a dire la rapina pluriaggravata, oltre al furto del veicolo.
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