L’incredibile storia dei nazisti che “si nascosero” nei film a Cinecittà
Due ufficiali delle SS dopo l'eccidio delle Fosse Ardeatine finirono a recitare nei film di Comencini, Visconti, De Sica: una vicenda scoperta da Mario Tedeschini Lalli, ospite a Varese del festival Glocal

Anno 1961, sedici anni dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale: sullo schermo un soldato tedesco, armato di mitra MP-40, minaccia un partigiano con il volto di Alberto Sordi.
L’attore che interpreta il soldato è Borante Domizlaff, un ex ufficiale nazista. Un vero nazista, che ha anche sparato ai prigionieri alle Fosse Ardeatine, diciassette anni prima.
È una storia incredibile, quella dei nazisti (ex è una aggiunta impropria) che si nascosero nel modo più improbabile, interpretando i nazisti nei film prodotti a Cinecittà. Sono due i casi scoperti in modo casuale dal giornalista Mario Tedeschini Lalli: da un lato il citato Borante Domizlaff, dall’altro Karl Hass, un altro ufficiale SS divenuto poi collaboratore dei servizi segreti Usa.
I due tedeschi – Domizlaff mai pentito – comparvero in diverse pellicole, tra le più celebri di una stagione del cinema italiano, da La ciociara di De Sica a Tutti a casa di Comencini, fino a La caduta degli dei di Luchino Visconti. Spesso accreditati nei titoli di testa: nascosti agli occhi dei più proprio perché in bella evidenza, verrebbe da dire. Chi penserebbe mai che un criminale di guerra si faccia vedere in volto e in divisa?
Il racconto che fa Tedeschini Lalli è incalzante, è una vera indagine: si muove tra i villini romani e l’argentina Bariloche dove si era rifugiato Priebke (una delle prime, quasi inconsapevoli fonti), tra la palazzina del Centro Sperimentale di Cinecittà e le campagne della Bassa Sassonia. Per ricostruire una storia e rispondere ad una domanda: come è possibile che nessuno sollevò il caso dei nazisti tornati a Roma come attori?
Il libro “Nazisti a Cinecittà” sarà presentato in un incontro inserito nel programma del festival Glocal 2022 a Varese: appuntamento alla libreria Ubik di piazza Podestà il 10 novembre, alle ore 18.
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