Varese

Il manoscritto del nonno svela la Varese del primo ‘900

“Varese ai primi del ‘900” (Edizioni il Cavedio) di Umberto Ermolli sarà presentato sabato 22 ottobre al Salone di VareseCorsi

22 Ottobre 2022 - 22 Dicembre 2022

Sabato 22 alle 18  nel Salone di VareseCorsi (Piazza della Motta n. 4) verrà presentato il libro di Umberto Ermolli  “Varese ai primi del ‘900” fra il serio e il faceto pubblicato dalle edizioni il Cavedio. La storia di questo libro è a dir poco curiosa.
Il libro scritto da Ermolli è arrivato al Cavedio grazie al nipote Paolo Ermolli che, trovato in un cassetto il manoscritto originale, che risale gli anni ’50, ha pensato bene di farlo  pubblicare. (Immagine: acquerello di Luigi Carcano del 1921 per
gentile concessione Associazione Casa Perabò)

CHI ERA UMBERO ERMOLLI

Umberto Ermolli nasce a Varese il 14 settembre del 1883. Vive alcuni anni a Bolzano e Verona per tornare poi nella sua città. Ragioniere, proprietario di una segheria, commerciante in legname, e cacciatore di roccolo, nel 1909 sposa Pierina Neuroni, della famiglia titolare del “Ristorante del Pesce”, in piazza Albuzzi, noto ritrovo dei varesini. Nel 1950, pochi anni prima della morte, lavora al manoscritto di memorie e ritratti di personaggi della Varese di inizio novecento.

IL LIBRO

La memoria e il racconto degli anni del passato ha un grande valore anche quando riguarda i fatti della vita di tutti i giorni, le piccole abitudini dei nostri nonni, i divertimenti d’altri tempi, l’atmosfera dei luoghi frequentati da personaggi della città, negozianti, professionisti, artigiani. Un quadro di una Varese lontana ma, per certi versi, vicina ancora al cuore di molti che si divertiranno a questi ricordi.
Il linguaggio non è quello di oggi, le parole, i modi di dire, soprattutto nel dialetto “bosino”, qualcuno forse non li ha mai sentiti se non, i più anziani, sulle labbra di qualche vecchia zia. Ma non farà fatica, aiutato anche dalle note che traducono le espressioni più ostiche, a entrare nelle pagine e in un mondo perduto
che è bello sentir raccontare. Il prezioso manoscritto, nel senso letterale di scritto a mano, di Umberto Ermolli, fedelmente dattiloscritto dal figlio e fattoci conoscere dal nipote Paolo, è diviso in quattro filoni di narrazione. Il “Ristorante del Pesce”, tra il vicolo Perabò e la piazzetta Albuzzi, nel centro storico di Varese,
riferimento per chi voleva non solo mangiar bene, ma anche ritrovare gli amici con cui giocare a carte o discutere. Le beffe storiche, scherzi spesso ideati davanti al camino o ai tavoli del ristorante e che si scatenavano poi al mercato o nei negozi del centro. La storia dei teatri varesini, il racconto dei prestigiosi spettacoli che vi si rappresentavano, degli artisti ospitati e dei balli vorticosi. I vecchi carnevali, con feste, sfilate di carri e costumi sfarzosi, resi scintillanti dai ricordi. Un viaggio in un tempo da poco passato ma così diverso dall’oggi che ci regalerà di sicuro qualche sorriso e qualche tenue rimpianto.

UN LIBRO CHE GUARDA AL FUTURO

Come spesso accade da qualche anno a questa parte, molte delle iniziative editoriali dell’associazione Il Cavedio hanno come fine ultimo il sostegno alla Fondazione ricerca Fibrosi cistica una malattia genetica grave molto diffusa in Italia. Quindi il ricavato di “Varese ai primi del ‘900” , il cui costo è di 12 euro, sarà devoluto in beneficenza a questo istituto.

22 Ottobre 2022
Redazione VareseNews
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