Pro Patria in debito di ossigeno: al Breda vince la Pro Sesto
A Sesto San Giovanni finisce 2 a 1. A tempo scaduto l'esordiente "talentino" Pitou risponde a Bruschi, che con una doppietta nel primo tempo stende una stanca Pro Patria. Per i bustocchi arriva la terza sconfitta nelle ultime quattro partite
Per la terza volta nelle ultime quattro partite, cade nuovamente la Pro Patria, questa volta al Breda di Sesto San Giovanni, dove è la Pro Sesto ad aggiudicarsi l’undicesimo turno del Girone A per 2 a 1 al triplice fischio di un match privo di grandi emozioni sotto porta fatta esclusione per i gol.
Grazie alla doppietta nel primo tempo di Bruschi – attaccante esterno al terzo gol consecutivo e quinto stagionale – i biancocelesti festeggiano così il terzo trionfo consecutivo, che corrisponde anche all’aggancio e superamento in classifica dei tigrotti di Busto Arsizio, fermi a 15 punti e sempre più in debito di ossigeno anche a causa dell’infermeria stracolma (oggi era ben 9 gli assenti).
Ancora una volta per i ragazzi di Jorge Vargas la “magra consolazione” dell’orgoglio tigrotto è arrivata nel finale, a tempo praticamente scaduto, quando l’esordiente Pitou, giovane promessa francese arrivato da Marsiglia e subentrato pochi minuti prima, ha fatto valere tutta la sua qualità trasformando al volo un cross di Bertoni in una bellissima rete.
FISCHIO DI INIZIO
Con ben 8 indisponibili (Brignoli, Caluschi, Ghioldi, Lombardoni, Fietta, Molinari, Parker, Rossi) e uno squalificato (Sportelli) le risorse per Vargas sono limitate: a fine partire in panchina rimarranno soltanto Perotti e Piran, oltre al secondo portiere Mangano. Di conseguenza l’undici titolari è composto da scelte obbligate in due dei tre settori di movimenti. In difesa l’allenatore cileno può infatti fare affidamento solo su tre giocatori (Vaghi, Boffelli e Saporetti), necessariamente tutti titolari e senza sostituti. Discorso analogo, ma non così drastico, per la linea di centrocampo, dove vengono schierati i “titolarissimi” Bertoni e le due mezzali Nicco e Ferri, con Ndrecka e Vezzoni sugli esterni. In attacco la coppia “sp”, ovvero prima e seconda punta: Stanzani-Piu.
Ritrovato Del Frate tra i pali, i padroni di casa della Pro Sesto si fanno forti del detto “squadra che vince non si cambia” e così mister Andreoletti non ha motivi per rinunciare al 343 che ha rilanciato i meneghini. E naturalmente ai suoi interpreti, con il tridente offensivo composto dal matador del dia Bruschi (che però esulta come Cristiano Ronaldo), il puntero Gerbi e Capelli sulla destra.
PRIMO TEMPO
I primi 45’ al Breda sono tutt’altro che memorabili per la qualità espressa dalle due squadre, apparse provate e lontane dalla condizione mostrata nelle 10 gare disputate in due mesi, alle quali va aggiunto il primo turno di Coppa Italia.
A rompere la monotonia, tanti gli errori nel terzo centrale del campo, è il frizzante esterno offensivo Nicolò Bruschi, che invece ricorderà a lungo “quel memorabile pomeriggio” a ridosso di Halloween: per lui doppietta in meno di venti minuti. La rete del vantaggio rientra di diritto nella categoria “gol della domenica”, seppur viziato da un errore in uscita di Vezzoni e Stanzani, che non si trovano in verticale al 22’. Ad approfittarne è Sala che in transizione recupera il pallone e serve dal limite il ventiquattrenne nativo di Parma, il suo è un vero e proprio “tee shot” golfistico ma dalla traiettoria cestistica (di “Nowitzkiana” memoria) verso il sette: palla in buca e vantaggio Pro Sesto.
Inizia la rincorsa della Pro Patria ma i tigrotti lavorano per un buon quarto d’ora, senza però fatturare. Al contrario il fortino di Del Favero alza bandiera bianca verso la fine primo tempo, quando solitamente viene timbrato il cartellino “gol fatto”. Alle poste della Vargas & Co. questa volta devono aver fatto confusione, e infatti arriva il raddoppio di Bruschi, ancora su gentile concessione bustocca.
Al 39’ la scena si ripete ma con un interprete diverso, come nei finali alternativi dei videogiochi: il pallone viene perso ancora da Vezzoni (colpevole di un controllo lungo, recuperato in tackle da Maurizii verso Corradi e scoccato in rete nuovamente da Bruschi, che in corsa, di prima, sceglie di allungare col piede il pallone sul secondo palo, nell’angolino basso e più lontano da Del Favero.
Si va così negli spogliatoi con il tabellino che dice: due tiri in porta due gol per la Pro Sesto.
SECONDO TEMPO
Alla squadra di Busto Arsizio tocca rientrare in campo e “Vivere di Conseguenza”. Vargas ne cambia subito tre (Gavioli, Chakir e Pitou per Nicco, Piu e Vaghi), modificando anche l’assetto tattico: 433 (o per chi preferisse 4321 con Stanzani e Pitou alle spalle di Chakir; Ndrecka e Vezzoni arretrati a terzini di spinta).
Il gol per riaprire la partita non arriva ma viene sfiorato in almeno due occasioni proprio in apertura della seconda frazione, al 51’ con un colpo di testa di Saporetti da calcio d’angolo e al 57’ con un tiro di Stanzani sul primo palo dopo un ottimo break per vie centrali fino al limite dell’area di Gavioli (servito nello stretto da Pitou).
Anche la Pro Sesto avrebbe sui piedi di D’Amico l’occasione del 3 a 0, ancora in contropiede, ma Saporetti ci mette lo zampino che tiene i suoi aggrappati con le unghie alla partita, per lo meno mentalmente.
Put your money on Pitou: la Pro Patria si gioca tutte le “fiche” con un 442 a trazione offensiva (Vargas schiera anche Castelli; Pitou e Stanzani si allargano così ulteriormente per fargli spazio), tuttavia il match rimane alquanto opaco, salvo una discesa al trotto di Pitou a tempo praticamente scaduto, che costringe la difesa della Pro Sesto a stenderlo con le cattive.
La punizione conquista dall’ex OM (in uno dei suoi ultimi post social è ritratto insieme all’oggi juventino Milik) è buona per conquistare una sorta di “calcio d’angolo corto” al 93’. Bertoni scocca un cross verso il centro dell’area respinto proprio sui piedi dello stesso Pitou, coordinazione e conclusione perfetta proprio come l’esordio (personale), imparabile per Del Frate.
Peccato che l’eurogol sia arrivato troppo tardi e come già successo contro la Pergolettese il gong suoni prima ancora che la rimonta possa partire.
POST-PARTITA: LE PAROLE DI VARGAS DAL BREDA
Vargas dopo la sconfitta della Pro Patria: “Abbiamo concesso alla Pro Sesto due gol ingenui”
RIVIVI IL MATCH AZIONE PER AZIONE:
PRO SESTO – AURORA PRO PATRIA 1919 2 – 1 (2 – 0)
Marcatori: 22′ e 40′ p.t. Bruschi (PRS); 48′ s.t. Pitou (PPA).
PRO SESTO (3-4-1-2): 1 Del Frate; 23 Giubilato, 13 Marzupio (29′ s.t. 33 Moretti), 30 Toninelli; 11 Capelli, 4 Gattoni, 29 Corradi (17′ s.t. 25 Boscolo Chio), 3 Maurizii; 7 Sala (12′ s.t. 8 Wieser); 27 Gerbi (12′ s.t. 20 Capogna), 98 Bruschi (29′ s.t. 10 D’Amico).
A disposizione: 12 Santarelli, 22 Botti, 2 Ferrero, 6 Della Giovanna, 9 Moreo, 21 Bianco. All. Andreoletti.
AURORA PRO PATRIA 1919 (3-5-2): 1 Del Favero; 2 Vaghi (1′ s.t. 32 Pitou), 13 Boffelli, 4 Saporetti, 11 Vezzoni, 10 Nicco (1′ s.t. 20 Gavioli), 14 Bertoni, 25 Ferri (19′ s.t. 30 Castelli), 3 Ndrecka; 7 Stanzani (39′ s.t. 17 Citterio), 27 Piu (1′ s.t. 26 Chakir).
A disposizione: 12 Mangano, 18 Piran, 21 Perotti. All. Vargas.
ARBITRO: Alexandar Djurdjevic di Trieste (Simone Pistarelli della Sezione di Fermo e Matteo Lauri della Sezione di Gubbio. Quarto Ufficiale Michele Pasculli della Sezione di Como).
Angoli: 4 – 7.
Recupero: 0′ p.t. – 3′ s.t.
Ammoniti: Sala, Corradi, Maurizii (PRS); Ndrecka (PPA).
Note: Giornata mite e serena. Terreno di gioco in buone condizioni.
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