Pro Patria riacciuffata dal Vicenza: al “Romeo Menti” finisce 1 a 1
Il destro all'angolino di Perotti illude i tigrotti di sognare in grande, ma il fortino bustocco cede a 7' dalla fine quando Ferrari aggiusta il punteggio. A Vicenza le due squadre si spartiscono la posta in palio
Si spegne a 7 minuti dalla fine il grande sogno della Pro Patria, che a Vicenza non va oltre il pareggio (1-1) contro una delle squadre, almeno sulla carta, candidate per la Serie B.
Più che il risultato – il Lane tra le mura amiche aveva sempre fatto bottino pieno – a lasciare il rammarico per la squadra di Busto Arsizio è stato veder sfumare le proiezioni “pindariche” proprio a ridosso del triplice fischio, mentre tre delle cinque squadre davanti (Novara, Padova e FeralpiSalò) maturavano in contemporanea la sconfitta “a sorpresa”.
Risultati che – innegabilmente – stavano scaldando gli animi e le fantasie del tifo biancoblù anche grazie al roboante vantaggio siglato nel soleggiato pomeriggio dall’esterno destro Clemente Perotti al 25′. La staffilata all’angolino di Perotti, tuttavia, non è bastata: spinti da quasi 7mila spettatori (6999 – dieci volte in più di quanti se ne vedano la domenica allo Speroni di Busto) i vicentini hanno provato in tutti i modi a scalfire il fortino dei tigrotti (sedici i tiri dalla bandierina), trovando la breccia al 83′ con un tap-in di Ferrari su tiro di Greco dopo un lungo assedio condotto per tutta la ripresa.
Nonostante il rimpianto, il punto spartito oggi tra le due squadre sembra comunque fare felice solo la Pro Patria, uscita tra gli applausi del pubblico ospite dello stadio Renato Menti. Il Vicenza, invece, esce tra i fischi di una piazza che aspira a qualcosa di più dell’undicesimo posto.
FISCHIO DI INIZIO
Tigrotti in campo con il 352 e poche novità rispetto alle previsioni: in difesa a destra rientra Sportelli (Vaghi squalificato, Molinari in panchina), al centro si sposta così Boffelli, che prende il posto di Lombardoni ancora assente, a sinistra ancora Saporetti, reduce da una serie di buone partite e un gol. A centrocampo e in attacco confermati tutti i titolari, con l’unica novità è Perotti, alla seconda da titolare in stagione.
I padroni di casa vogliono fare “tre vittorie su tre” a Vicenza e rispondono cambiando modulo, con difesa a quattro e tridente: 433 e spazio a Giacomelli che bene aveva fatto in Coppa, con sia Begic e che Greco a riposo. Dalmonte spostato da mezzala in avanti.
I voti della Pro Patria: Perotti gol “da Pro”, Piu in versione assistman
PRIMO TEMPO
Cambio di programma per la Pro Patria, che solitamente parte bene per poi abbassare i ritmi nella seconda metà del primo tempo (con almeno un’occasione sprecata). A Vicenza invece i tigrotti si riscoprono “cannibali“, si coprono, ballano (o volano come un’ape) una volta sulla sinistra con Giacomelli e una volta a destra con Dalmonte (provvidenziale in entrambe le occasioni le chiusure in corner di Boffelli) e alla fine pungono come un’ape.
Dopo alcune prove generali sulla fascia sinistra a cura di Ndrecka, Ferri lancia sulla corsia di sinistra Piu, l’attaccante fa partire un traversone che attraversa i sedici metri dell’area di rigore dove Perotti può far partire il suo diagonale all’angolino basso. A Vicenza il clima incomincia a farsi dunque bollente a causa di un pubblico a dir poco esigente, tra fischi alla squadra di casa, quella ospite e all’arbitro.
I primi 45′ non regalano altre grandi chance, ma tanti calci d’angolo (19 quelli complessivi a fine partita) sui quali i difensori della Pro Patria fanno la guardia a Del Favero, come al 41′ quando Saporetti si immola sul Dalmonte.
SECONDO TEMPO
Per la “nobile provinciale” del Veneto Baldini ritorna sui suoi passi e quindi alla difesa a 3, abbassando Dalmonte e cambiando Giacomelli per Stoppa, in modo di aver avere la doppia prima punta. Il Vicenza aggiusta così le misure tra i reparti per fare male negli ultimi 16 metri. Al 57′ inizia il vero assedio proprio con un tiro di Stoppa, che a quasi un’ora dall’inizio della partita chiama in causa il portiere tigrotto Del Favero.
La smanacciata con la mano di richiamo sarà l’antifona dell’ultimo terzo di gara, il cui destino cambierà definitivamente con la doppia sostituzione delle mezzali lungo la mediana del Lane: tra l’67’ e l’81’ dentro il Jimenez, Greco e Begic, un puro concentrato di tecnica e corsa. Dalle gambe dell’esterno croato inizia l’azione, una galoppata sulla fascia destra, che porta al pari (83′). Un’azione molto simile al gol di Perotti, solo che Ferrari ha dovuto ribadire in rete su tap-in da dentro l’area.
Inutili, anzi, quasi dannosi i cambi in attacco fatti da Vargas. Il tecnico cileno contava infatti sul fisico di Chakir e la freddezza di Castelli per provare a difender-si (sia l’1 a 0 che l’1 a 1) e a ripartire con due specialisti “rompi-catene”, pescati tuttavia quasi sempre in fuorigioco. Il finale vede poi come da copione Del Favero metterci una pezza per confermare il risultato ed evitare di subire la stesso castigo che la Pro Patria appena 7 giorni alla Pro Vercelli. Ronaldo si mette in proprio con i calci dalla bandierina e di punizione (pericolosa quella al 85′), ma il portiere in prestito dalla Juventus decide che il pareggio è il risultato giusto.
Il rammarico di Vargas: “Siamo stati ingenui. Pareggio giusto risultato”
L.R. VICENZA – AURORA PRO PATRIA 1919 1 – 1 (0 – 1)
Marcatori: 25′ p.t. Perotti (PPA); 39′ s.t. Ferrari (VIC).
L.R. VICENZA (4-3-3): 98 Confente; 68 Ierardi (1′ s.t. 2 Valietti), 14 Padella, 23 Cappelletti (37′ s.t. 19 Begic), 5 Bellich; 17 Scarsella (22′ s.t. 15 Greco), 8 Ronaldo, 77 Cavion (22′ s.t. 20 Jimenez); 7 Dalmonte, 9 Ferrari, 10 Giacomelli (9′ s.t. 27 Stoppa).
A disposizione: 1 Brzan, 31 Desplanches, 4 Corradi, 6 Zonta, 21 Cataldi, 24 Alessio, 73, Sandon, 88 Oviszach, 94 Busatto. All. Baldini.
AURORA PRO PATRIA 1919 (3-5-2): 1 Del Favero; 6 Sportelli, 13 Boffelli, 4 Saporetti; 21 Perotti (18′ s.t. 11 Vezzoni), 10 Nicco, 8 Brignoli, 25 Ferri (42′ s.t. 20 Gavioli), 3 Ndrecka; 7 Stanzani (42′ s.t. 26 Chakir), 27 Piu (18′ s.t. 39 Castelli).
A disposizione: 12 Mangano, 5 Molinari, 14 Bertoni, 16 Fietta, 18 Piran. All. Vargas.
ARBITRO: Luca Cherchi di Carbonia (Marco Croce della Sezione di Nocera Inferiore e Santino Spina della Sezione di Palermo. Quarto Ufficiale Riccardo Leotta della Sezione di Acireale).
Angoli: 16 – 3.
Recupero: 1′ p.t. –
Ammoniti: Cavion, Valietti (VIC); Sportelli, Mangano, Ndrecka, Perotti, Saporetti (PPA).
Espulsi: Al 19′ s.t. il Direttore Sportivo del Vicenza Federico Balzaretti per proteste.
Note: Giornata mite e variabile. Terreno di gioco in ottime condizioni. Spettatori 6999.
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