Il quartiere di Busto Arsizio che affoga nel traffico: “A Sant’Edoardo pedoni e ciclisti rischiano”
Un residente ha analizzato alcuni punti critici del traffico cittadino in uno dei quartieri più vivaci dal punto di vista sociale e commerciale sull'asse via Gaeta-via Milazzo: «Troppe auto e camion"

Mentre in centro a Busto Arsizio di fanno esperimenti di allargamento della zona pedonale ci sono quartieri come quello di Sant’Edoardo che affogano nel traffico di auto e camion. La situazione è complessa e non solo sull’asse viale Pirandello-viale Alfieri ma anche nelle vie limitrofe, soprattutto sull’asse via Gaeta-via Milazzo e alcune strade che si immettono su questa arteria. Qui la densità abitativa è altissima e sono tanti anche i negozi e i servizi per i cittadini che tengono vivo questo pezzo di città. A subire i disagi, però, sono i pedoni che spesso sono i residenti stessi del quartiere. In passato ci sono stati anche alcuni incidenti gravi e gli unici interventi fatti fino ad oggi sono gli attraversamenti rialzati su viale Pirandello. Troppo poco.
A raccontare la situazione nel dettaglio è un residente che spesso usa la bicicletta per spostarsi.

CAMION PERICOLOSI –Partendo da via Milazzo, in 100 metri di strada tra supermercato e via Alfieri è possibile vedere tutto il male della circolazione stradale di Busto – spiega – camion e tir parcheggiano spesso in divieto e addirittura in contromano soprattutto quando il grande deposito di una ditta che si trova in quell’area è chiuso tra le 13 e le 14, per l’ora di pranzo. C’è il divieto sosta ma si fermano lo stesso, addirittura in curva». Più volte il problema è stato segnalato ai vigili e all’imprenditore ma il residente, che chiameremo Giuseppe, non ha mai ottenuto nessun risultato.

CARTELLI PROVVISORI – Proseguendo verso viale Alfieri c’è via Ostiglia messa a senso unico verso via Milazzo: «Qui il cartello di divieto di accesso è provvisorio da un anno e mezzo – racconta -. Il cartello su via Cicerone, invece, è coperto con un sacchetto della spazzatura nero che dopo un anno si è rotto ed ora è visibile con il rischio che qualcuno svolti a destra dove non può più andare. Da settimane attendiamo risposta dai vigili alla segnalazione».

IL MARCIAPIEDE DISEGNATO – Altro problema rilevato sono gli attraversamenti pedonali senza scivolo e i marciapiedi disegnati a terra con la vernice come accade in via Gaeta, davanti al pub Ovidius e quindi in una zona frequentata anche da pedoni: «Su quelle righe bianche tutte le macchine parcheggiano mettendo a rischio i pedoni. È così da 26 anni».

LA SVOLTA CHE NESSUNO RISPETTA – Infine c’è il caso di via Muratori dove c’è la svolta obbligatoria destra all’incrocio con via Gaeta: «Quello è il cartello meno visto e, dunque, rispettato della storia. Tanti proseguono dritto, infischiandosene e mettendo a rischio pedoni e ciclisti.
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