Sindaci in rete contro “i bulli“ della Valcuvia

Riunione giovedì scorso per affrontare i diversi episodi legati a piccoli vandalismi e maleducazione notati dagli amministratori. Sport e cultura i rimedi, “ma da soli non ce la facciamo”

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L’unione fa la forza e dunque anche contro la maleducazione e i piccoli vandalismi di cui si parla nei paesini della valle nell’ultimo periodo, anche i sindaci cercano una sorta di “unione di intenti”. È difatti andata in scena solo qualche giorno fa una riunione piuttosto seguita dagli amministratori dei paesi della Valcuvia, dove il problema è stato segnalato su più fronti e a cui hanno partecipato una decina fra sindaci e assessori delegati per ritagliare su misura le condotte da seguire assieme per fronteggiare il problema.

Come si ricorderà alcuni episodi furono la cartina tornasole di un disagio crescente, vuoi per l’onnipresente uscita dal lockdown ma anche – fattore ancor più pericoloso – la difficile condizione passata dalle famiglie che riescono sempre meno ad avere gli strumenti per affrontare il disagio giovanile. Proprio da Cuvio il sindaco Enzo Benedusi aveva lanciato l’allarme con la storia dei “bulli del supermercato”, ragazzini di 13,14 anni (forse anche qualcuno di più) che importunavano i clienti. Da qui altre segnalazioni di piccoli atti vandalici, musica a tutto volume nei centri storici, schiamazzi e fastidi. È arrivata la polizia locale, e le indagini dei carabinieri, ma l’atteggiamento degli amministratori non vuole essere quello del pugno di ferro, bensì dell’inclusione.

Dunque il sindaco di Cittiglio Rossella Magnani ha chiamato a raccolta gli amministratori della valle che hanno risposto alla chiamata e d’ora in avanti si riuniranno periodicamente per affrontare insieme il problema (prossima riunione, 29 novembre). Ad oggi le linee da seguire sono lo sfruttate sport, musica, arte, e teatro quali rimedi per l’inclusione, sfruttando una serie di progetti attivi sul territorio: dai piccoli teatri di paese che magari lontano dai riflettori, sotto traccia, svolgono un’attività culturale importante che, come a Cuvio, va a braccetto con la musica. Oppure lo sport come nel caso di Brenta dove un’associazione nata nel giugno 2022 che si chiama “Boom” sfrutta il sapere della psicomotricità per far cadere nella rete dell’educazione anche i ragazzini delle medie che giorno a calcio coi piccolissimi dell’asilo. Ancora, l’idea è anche quella di sfruttare progetti già esistenti come l’educativa di strada messa in campo da Cuveglio.

La fotografia dei ragazzi da includere in questo percorso non è semplice: hanno dai 12 ai 17 anni e si muovono con estrema facilità con bici e monopattino, mentre i più grandi sfruttano anche treno e motorino.

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Pubblicato il 31 Ottobre 2022
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Commenti

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  1. Avatar
    Scritto da gokusayan123

    Bisogna “strigliare” i genitori! e dove i bulli rompono qualcosa o adottano atteggiamenti da piccoli delinquenti a mio avviso bisogna immediatamente convocare i genitori e metterli davanti alle loro responsabilità e dove serve denunciarli, purtoppo non vedo altra soluzione e sono proprio i genitori i diretti responsabili.

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