Angel De Lorenzi spiega NordMilano24: “Raccontiamo della sciura Maria senza pettegolezzi”

Intervista al direttore del quotidiano on line che copre la zona a nord-est di Milano in cui racconta come è nata l'esperienza del giornale online e il rapporto col territorio di riferimento

Angel di Lorenzo direttore nordmilano24

In occasione dell’edizione 2022 di Festival Glocal, VareseNews ha deciso di fare una ricognizione sulla stampa locale lombarda, intervistando i direttori di diverse testate impegnate nel racconto delle comunità e dei territori.

Angel De Lorenzi è il direttore di NordMilano24, testata nata nel gennaio del 2013 dalle esperienze di un gruppo di giornalisti locali guidati dal collega Andrea Guerra. Una squadra eterogenea per provenienze ed esperienze, ma da anni impegnata sul territorio con l’obiettivo di informare correttamente. Dopo un periodo di sospensione delle pubblicazioni, nel giugno 2019 Cooperativa Prima ne ha raccolto il prezioso patrimonio con l’intenzione di proseguire questa bella e avvincente avventura editoriale.

NordMilano24 si rivolge ad un territorio che comprende i comuni di Sesto San Giovanni, Cinisello Balsamo, Cologno Monzese, Cusano Milanino, Bresso, Cormano, Paderno Dugnano e il Municipio 9 di Milano, nella zona più a nord del capoluogo.

 

Come sta andando il suo giornale?

NordMilano24 è in crescita. Ha un pubblico affezionato che segue da anni la testata ed è il punto di riferimento in alcuni comuni del Nord Milano; penso soprattutto a città come Cinisello Balsamo e Sesto San Giovanni. Siamo comunque seguiti anche dagli altri territori della testata. Il giornale si rivolge a un pubblico di circa 100mila lettori ogni mese, una comunità di persone che abitano nei comuni di Sesto San Giovanni, Cinisello Balsamo, Cologno Monzese, Cusano Milanino, Bresso, Cormano e Paderno Dugnano. Ma c’è un pubblico ancora più ampio perché ogni articolo è condiviso su tutti i nostri social: pagina Facebook, Instagram, Linkedin. Si genera molta interazione con tanti commenti. NordMilano24 quindi è anche una piazza virtuale e tutto questo fa bene al pensiero e crescita della democrazia. Siamo un giornale a tutti gli effetti con una spiccata vocazione social e ci piacciono gli “esperimenti”: produciamo anche podcast e almeno una volta all’anno siamo impegnati a realizzare un grande evento in presenza. Abbiamo appena organizzato la terza edizione dei “Dialoghi del NordMilano”. Si tratta di una straordinaria intuizione: chiamare a raccolta i sindaci dei nostri sette comuni e discutere assieme e pubblicamente un grande argomento che ci sta a cuore. Intervengono esperti, ad esempio professori universitari e imprenditori. Abbiamo migliorato nel tempo il “format”, con interventi e testimonianze agili, veloci, con incursioni profonde, ma senza annoiare. Presentiamo la classifica delle 200 top aziende del territorio e assegniamo dei premi. Quest’anno si è focalizzato attorno al tema del lavoro, “fra passione e grandi dimissioni”. Nascono e si rafforzano relazioni, c’è scambio di idee e dialogo. Si tratta di una opportunità anche per gli sponsor che iniziano a coinvolgersi sempre più e a sostenere NordMilano24. Penso anche che il giornale abbia un potenziale enorme ancora inespresso. Il bacino territoriale è ampio, ricco e variegato. Siamo “sopra” Milano e “sotto” la Brianza, una “cerniera” geografica, economica, sociale, con le proprie caratteristiche che vive di scambi con il capoluogo lombardo, ma splende benissimo anche di luce propria.

Perché il giornalismo locale è una risorsa?

Perché noi, ad esempio, ci interessiamo di argomenti e storie che le testate tradizionali e più blasonate appena sfiorano. A noi piace raccontare della “sciura Maria” – come diceva una vecchia pubblicità che riguardava un’azienda delle nostre parti – perché le persone si interessano di ciò che accade sul territorio, poche articolesse e nemmeno si esagera con la cronaca nera, mai si scende nel pettegolezzo o nel gossip che proprio non ci riguarda. Dati alla mano sappiamo che certe categorie di notizie che si pubblicano in genere sui giornali cartacei interessano relativamente il lettore. Siamo sicuramente attenti alla cronaca, tempestiva e veloce perché così si deve fare on line. Oggi le notizie corrono veloci e prima sui social e di questo occorre tenere conto.
Allo stesso tempo il raggio d’interesse del giornale si allarga sempre più attraverso la proposta di contenuti capaci di dare voce a quei soggetti protagonisti della vita cittadina (volontariato, associazionismo, proposte culturali, eccetera), e viene data evidenza a tutto ciò che di bello e utile accade nell’area del nord Milano. La gente che vive nei nostri comuni ha forte il desiderio di far conoscere ciò che fa e noi non viviamo con l’assillo di fare il record di click a ogni costo.

Quale limite sta vivendo il giornalismo locale?

Parlo per la realtà che conosco. Si cerca di dare il massimo con le risorse che si hanno a disposizione. Quindi, è saggio non avere manie di grandezza. E stare incollati alla realtà. Come direttore cerco di fare in modo che tutte le persone che collaborano al giornale possano esprimersi al meglio delle proprie possibilità utilizzando al meglio i propri talenti e capacità. Non è questione, a volte, di quantità. Basta una breve azione, ma decisiva per far andare avanti il giornale. Ovvio, non abbiamo le risorse e i numeri del Corriere della Sera e di questo occorre tenere conto, ma il nostro è un percorso di crescita e stiamo pedalando bene, per usare una metafora ciclistica.

Qual è, nel suo giornale, la relazione tra il locale e il globale?

Le notizie seguite dai nostri lettori riguardano principalmente il nostro territorio, sul resto si segue poco. Per noi non ha molto senso seguire la cronaca di Milano o di Monza. Anche nello sport è così. Bisognerebbe fare più cronaca dai campetti di calcio degli oratori. L’audience sarebbe assicurato.

Come vivete il rapporto con la vostra comunità di riferimento?

Se per comunità di riferimento si intende dove viviamo, allora possiamo dire che c’è un legame vitale: scriviamo con il cordone ombelicale che ci lega ai nostri affetti, i rapporti di amicizia e di lavoro. Abbiamo anche un rapporto di dialogo continuo con i sindaci e gli amministratori delle nostre città che può rappresentare una opportunità.
La nostra comunità di riferimento è anche il nostro editore Prima Cooperativa, attivo e impegnato sul territorio in svariate attività: formazione, aiuto allo studio, volontariato. Si tratta di azioni che hanno come unico scopo aiutare chi ha bisogno ed essere un punto di riferimento per la città di Cinisello Balsamo – dove ha la sede la cooperativa – e l’immediato circondario. All’origine di tutto c’è Xsquì, un’associazione di giovani formatasi a una cena: ragazzi totalmente diversi di città diverse si sono ritrovati ad essere legati da una domanda: “Perché siamo qui?”.

Link al sito
https://www.nordmilano24.it/

Breve storia

Questo giornale è nato nel gennaio del 2013 dalle esperienze di un gruppo di giornalisti locali. Una squadra eterogenea per provenienze ed esperienze, ma da anni impegnata sul territorio con l’obiettivo di informare correttamente.
Dopo un periodo di sospensione delle pubblicazioni, nel giugno 2019 una nuova realtà ne ha raccolto il prezioso patrimonio con l’intenzione di proseguire questa bella e avvincente avventura editoriale. La testata fa riferimento alla struttura di PRIMA – www.cinifabrique.it, cooperativa sociale, presente da oltre un decennio sul territorio, che garantisce un approccio primariamente mutualistico e solidaristico nella gestione e nello sviluppo della testata.
Il giornale da tre anni a questa parte organizza i Dialoghi del Nord Milano, in collaborazione con i sindaci e le amministrazioni del nostro territorio.

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it

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Pubblicato il 07 Novembre 2022
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