“Caso Montalbo”, i residenti tornano all’attacco: “La fognatura sta cedendo”
Continua il confronto tra cittadini e amministrazione comunale sul progetto che prevede la costruzione di tredici villette e l'abbattimento di una villa storica
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Il confronto tra amministrazione comunale e residenti sul “caso” Montalbo a Buguggiate è tutt’altro che archiviato.
Quella di Montalbo è una vasta area di circa 18 mila metri quadrati di terreno collinare con al centro una bella villa del primi del ‘900, oggi da recuperare. Il primo progetto prevedeva la ristrutturazione della villa patronale e la costruzione di tre o quattro villette nel parco attorno. Il nuovo piano invece contempla l’abbattimento della struttura storica e la realizzazione di tredici villette singole.
Un piano che spaventa molto gli abitanti della zona, per varie ragioni: sia per la dimensione del nuovo insediamento abitativo, sia per l’aumento del traffico. Ma non è tutto. Dopo la lettura in consiglio comunale di un documento redatto da un numero consistente di residenti e gli interventi dell’ex sindaco Cristina Galimberti, oggi all’opposizione, è stato consegnato un nuovo documento in cui si fa riferimento allo stato di degrado in cui versano le fognature in quella zona.
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“È necessario che l’intervento preveda una corretta progettazione del sistema di impermeabilizzazione, allontanamento e smaltimento delle acque bianche – si legge nella lettera corredata da fotografie- . Documenti ed analisi alla mano, sta ora al consiglio comunale dimostrare che quello indicato nel PGT sia nelle regole o meglio che qualche tecnico abbia fatto delle rilevazioni puntuali o dichiarazioni conformi anche a norma di PGT e abbia trovato soluzioni adeguate. Possiamo solo segnalare che nella zona esistono problemi proprio nell’area al centro del progetto. Auspichiamo che i responsabili tecnici comunali si attivino celermente per verificare ed approfondire il problema, magari con sopralluoghi a cui possano partecipare i vari soggetti interessati: Alfa gestione acqua, società rete Metano. Riteniamo che da mesi vi sia in atto un cedimento di una vecchia condotta della rete fognaria con continua erosione del terreno sottostante e soprattutto con abbassamento e cedimento della strada pubblica che, per quanto sia non asfaltata, è comunale. Si sollecita quindi attenta valutazione circa l’insussistenza di pericolo di inquinamento delle acque nonché della compromissione della rete del metano presente nell’area”, conclude la lettera.
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