Cuore Pro Patria: riagguantata due volte la capolista Pordenone

Succede tutto nel secondo tempo: il difensore centrale Ajeti porta due volte in vantaggio il Pordenone, la Pro Patria non si arrende e a 5' dalla fine con Stanzani trova il definitivo 2 a 2

Pro Patria - Triestina 6.11.22 (2-1)

È un ottimo punto, quello conquistato nel turno infrasettimanale di oggi – mercoledì 30 novembre – dalla Pro Patria in casa della prima della classe Pordenone, che nel secondo per ben due volte si era portato in avanti, nella speranza di una fuga in classifica, grazie a una doppietta di Ajeti.

Feriti dai colpi del difensore centrale albanese, i tigrotti della Pro Patria non hanno però voluto issare bandiera bianca al Teghil di Lignano Sabbiadoro, aggrappandosi fino all’ultimo minuto al loro proverbiale “orgoglio” e rispondendo con due autentici colpi di reni di Davide Castelli e in contropiede con Leonardo Stanzani, attaccanti autori del rispettivo 1-1 e del definitivo 2 a 2, a 5′ dalla fine, quando i ramarri neroverdi pregustavano già la vittoria del sedicesimo turno.

Per i bustocchi arriva così il secondo risultato utile consecutivo (in trasferta), che accende la spia del momento di crescita a cui sono chiamati i ragazzi di Jorge Vargas, anche oggi dimezzati come domenica scorsa a Zanica, dopo l’altalenante autunno condito di alcuni passi falsi.

FISCHIO DI INZIO

Scelte diametralmente opposte per i tecnici a un’ora dal fischio di inizio del direttore, quando c’è da consegnare la formazione ufficiale. Se per la Pro Patria mister Vargas ha preferito concedere ad alcuni suoi uomini il turnover (Lombardoni al rientro, Fietta, Ferri e Stanzani), perché, in fondo, la partita da vincere e vinta era quella di domenica a Zanica, i ramarri del Friuli-Venezia-Giulia guidati da Di Carlo sono scesi in campo con gli stessi undici visti appena tre giorni prima al Breda di Sesto San Giovanni: un 4312 col punta del rombo Zammarini alle spalle del duo ormai titolare in questo finale di girone Dubickas e Candellone. Unica differenza tra i neroverdi in difesa, dove a far reparto con Ajeti ha giocato Pirrello al posto di Bassoli.

Come previsto ieri, centrocampo dunque rivoluzionato (ma sempre a cinque) per i biancoblu di Busto Arsizio che affidano a Gianluca Nicco il ruolo di regista, affiancato per l’occasione da Piran e Gavioli in qualità di mezzali, il primo di maggior copertura mentre il secondo a fare le veci proprio del numero 10. Altra novità, dovuta alla squalifica di Vezzoni e alla contemporanea indisponibilità di Perotti, il ritorno di Vaghi sulla fascia destra, area di campo calpesta l’anno scorso quando c’era da far rifiatare Pierozzi e Colombo. In attacco secondo gettone da titolare per l’ex OM Jonathan Pitou, che affianca un Davide “Dede” Castelli in fiducia dopo il gol vittoria (e da ex) contro l’AlbinoLeffe.

PRIMO TEMPO

I primi 45′ della partita di Lignano Sabbiadoro si concludono sullo 0 a 0, come spesso capita quando gioca la Pro Patria, abituata a portare gli avversari all’intervallo senza reti. In realtà un gol il Pordenone lo avrebbe anche segnato, su calcio di punizione tirato da Burrai a 3′ dalla pausa, ma la posizione in fuorigioco di Candellone – in ostruzione davanti a Del Favero – rende vano lo sforzo e grazia il portiere di proprietà della Juventus che non aveva trattenuto un tiro centrale, rimbalzatogli alle spalle e infine, lentamente, in porta. C’è da dire, però, che se l’intervento dell’estremo difensore è stato difettoso è proprio perché il #1 si visto sbucare la palla di Burrai  proprio all’ultimo a causa della posizione di Candellone che gli toglieva la vista.

Gol annullato a parte, le squadre si contendono una chance a testa, il tutto nel giro di cinque minuti: prima, al 27′, è per la Pro Patria – sulla difensiva e alla ricerca del risultato “di rimessa”. I tigrotti si portano davanti nell’area di rigore del Pordenone con una break palla al piede di Vaghi, che, stremato, calcia con le ultime energie sul primo palo difeso da Festa. Poco dopo, al 32′, a sfiorare il gol sono i padroni di casa: palla persa in impostazione da Nicco, ingabbiato sul versante mancino dalle maglie neroverdi di Burrai, Torrasi e Bruscagin, il trio sradica il pallone e allunga in pochi secondi in verticale prima per Zammarini, quest’ultimo a sua volta tra le linee centrali serve l’inserimento della mezzala Pinato che calcia in diagonale un tiro deviato coi piedi da Del Favero. Da notare come in quest’azione sia stato coinvolto tutto il centrocampo della squadra di Di Carlo.

SECONDO TEMPO

La ripresa è decisamente più concitata, anche per la necessità della capolista di vincere per tentare una fuga e mettere pressione alle inseguitrici, in campo alle 17:30.  Quattro le reti, anticipate subito al 3′ della ripresa da un palo centrato in pieno da Zammarini dopo che Dubickas aveva creato scompiglio nel fianco destro della Pro Patria.

Il palo è il preludio dell’imminente rete messa a segno, giusto due minuti più tardi, da un “in-solito sospetto”: il difensore centrale Ajeti, che dopo aver trafitto il Novara oggi si concede addirittura una doppietta da calcio da fermo, seppur intervallata da un gol di Castelli. Il gol che dà il via alla danza dei gol nasce da una punizione laterale mal spazzata da Gavioli e preda sulla fascia destra di Bruscagin. Il terzino trentatreenne (al Milan nell’anno dell’ultima Champions) ha tutto il tempo di alzare la testa, prendere la mira e servire sul secondo palo il difensore che ancora orbitava davanti alla porta di Del Favero. La sua zampata è vincente, come lo sarà la sua incornata del temporaneo 2 a 1 a 5′ dalla fine, nata  su un calcio d’angolo battuto corto a sinistra da Giorico e poi scodellato da Torrasi sul palo opposto rispetto a quello dell’1 a 0.

Nel mezzo e prima dei titoli di coda la doppia rimonta siglata Pro Patria, che ha iniziato non appena Stanzani entra in campo, al 13′ della ripresa: al numero #7 bastano infatti una manciata di minuti, due, per ricevere il pallone sulla sinistra e disegnare la parabola verso l’area di rigore per Castelli. L’attaccante fa quello che sa fare meglio: tagliare verso il centro e, con uno splendido primo tocco, saltare in un fazzoletto Pirrello per portarsi dentro l’area piccola dove gli si apre lo specchio della porta e timbrare il secondo gol consecutivo, il quarto stagionale.

Il gol del secondo pareggio, il definitivo 2 a 2, arriva invece un minuto dopo la doppietta di Ajeti. Questa volta in verticale e sull’asse Nicco-Stanzani, coppia davvero redditizia quest’anno. Neanche il tempo di riprendere la posizione in campo da quello che sembrava il gol vittoria che su una seconda palla spiovente il sacrificio di Piu, in lotta a centrocampo, permette a Ndrecka di recuperare un pallone e servire Nicco, il quale all’altezza del centrocampo alza la testa e pennella un lancio per Stanzani che in corsa col primo controllo allunga su Ajeti e col secondo calcia in rete, facendo scavalcare la palla sopra Festa in uscita.

Cinque reti e due assist in meno di un girone, il bottino personale della seconda punta inizia a farsi davvero interessante, così come è interessante è anche un’altra statistiche che dice molto dell’Orgoglio Tigrotto: quello di Stanzani è il settimo gol (su 18 complessivi) messo a segno negli ultimi 10 minuti di gara. Cosa significa? Che si vende cara la pelle della tigre… anzi dei tigrotti (perché quella tigre non si vende).

Vargas: “Importante muovere la classifica col Pordenone. Con più attenzione avremmo potuto vincere””

PORDENONE – AURORA PRO PATRIA 1919   2 – 2    (0 – 0)

Marcatori: 5′ E 39′ s.t. Ajeti (POR); 15′ s.t. Castelli (PPA), 41′ s.t. Stanzani (PPA).

 

PORDENONE (4-5-2): 1 Festa; 3 Bruscagin, 31 Pirrello, 15 Ajeti, 29 Ingrosso; 33 Zammarini, 8 Burrai (30′ s.t. 5 Giorico), 23 Torrasi (30′ s.t. 11 Piscopo); 20 Pinato; 27 Candellone (22′ s.t. 14 Palombi), 7 Dubickas.

A disposizione: 22 Martinez, 40 Giust, 10 Deli, 16 Maset, 17 La Rosa, 21 Biondi, 26 Bassoli, 70 Baldassar, 77 Bottani. All. Di Carlo.

 

AURORA PRO PATRIA 1919 (3-5-2): 1 Del Favero; 6 Sportelli, 13 Boffelli, 4 Saporetti; 2 Vaghi, 20 Gavioli (13′ s.t. 7 Stanzani), 10 Nicco, 18 Piran (13′ s.t. 25 Ferri), 3 Ndrecka (45′ s.t. 19 Lombardoni); 32 Pitou (24′ s.t. 16 Fietta), 30 Castelli (24′ s.t. 27 Piu).

A disposizione: 22 Cassano, 5 Molinari, 17 Citterio, 24 Caluschi. All. Vargas.

 

ARBITRO: Adalberto Fiero di Pistoia (Riccardo Pintaudi della Sezione di Pesaro e Roberto Allocco della Sezione di Bra. Quarto Ufficiale Sergio Palmieri della Sezione di Conegliano).

 

Angoli: 11 – 3.

Recupero: 1′ p.t. – 4′ s.t.

Ammoniti: Ajeti, Di Carlo, Ingrosso (POR); Nicco (PPA).

Note: Giornata fredda e ventosa. Terreno di gioco in ottime condizioni

 

Calcio, Serie C: Pordenone – Pro Patria in diretta

Marco Tresca
marco.cippio.tresca@gmail.com

 

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Pubblicato il 30 Novembre 2022
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