La Cascina dei Poveri supera i 4 mila voti nella classifica dei Luoghi del Cuore e sale al 25esimo posto
Prima tra quelli del Varesotto, quinta nella classifica lombarda grazie ad un comitato molto attivo. L'edificio risale al '400 mentre la chiesetta a fianco è del seicento
Ha già raccolto oltre 4 mila voti, grazie alla caparbietà del professor Tito Olivato che ha anche creato un affiatato comitato in sua difesa, e ha scalato le posizioni della classifica dei Luoghi del Cuore del Fai salendo al 25esimo posto. Il complesso della quattrocentesca Cascina dei Poveri di Beata Giuliana a Busto Arsizio, che comprende anche la seicentesca chiesa di San Bernardino da Siena, è uno dei luoghi più votati tra quelli lombardi (quinto posto davanti alla villa Mirabellino del parco della Reggia di Monza) ma anche uno di quelli più a rischio per il prolungato stato di abbandono in cui versa.
Grazie al lavoro del comitato Pro Cascina dei Poveri, però, molte istituzioni si sono ricordate di questo bene da salvare a partire dalle istituzioni scolastiche della città che, proprio in questi giorni, hanno iniziato una serie di visite di scolaresche della elementare Beata Giuliana Puricelli.
La prima si è svolta proprio lunedì mattina. Un pomeriggio che i bambini delle elementari hanno vissuto allegramente facendo un’uscita sul territorio. Hanno visto da vicino l’edificio che accoglieva la scuola elementare prima che fosse costruita nel 1958 quella dedicata a Beata Giuliana, dove passano le mattine e qualche pomeriggio. Sono entrati nell’Oratorio San Bernardino e poi hanno ascoltato testimonianze di alcuni Gallazzi che hanno vissuto nella cascina. Al centro l’attenzione dei bambini c’era un luogo del cuore che loro stessi hanno detto sarebbe giusto salvare, perché a loro la Cascina è piaciuta e tanto. Maestre, alunne e alunni, hanno potuto osservare la rievocazione di un tempo passato, che non deve rischiare di cadere nell’oblio, per noi oggi e per le generazioni future.
Anche la politica ha iniziato a muovere qualche passo in direzione di una tutela maggiore di questo complesso di edifici con l’appello del consigliere comunale Gigi Farioli che ha chiesto di discuterne nell’ambito del progetto di nuovo ospedale unico che interesserà proprio l’area verde adiacente alla cascina.
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