La rigenerazione urbana di Varese e provincia vista da Ville Ponti
Quello che si è svolto nella serata del 29 è solo il primo di una serie di tre incontri: il secondo sarà su Saronno il 17 gennaio prossimo e il terzo su Varese-Milano previsto per il 21 febbraio 2023
Le grandi aree industriali abbandonate in provincia possono ancora essere un’opportunità per il territorio: a spiegarlo è stato un incontro sul tema delle trasformazioni urbane e delle opportunità di investimento che, nell’ambito del territorio regionale lombardo, offre in particolare la provincia di Varese con la rigenerazione urbana.
L’appuntamento era per martedì 29 novembre nelle sale del Centro Congressi Ville Ponti, con il convegno “Rigenerazione urbana e attrattività investimenti: un viaggio attraverso il territorio lombardo – Varese e la sua provincia” organizzato dall’Ordine degli Architetti di Varese, da Camera di Commercio di Varese e da InArch Lombardia. La serata, moderata dal giornalista Andrea Giacometti, ha visto i saluti introduttivi da parte del segretario generale della Camera di Commercio di Varese, Mauro Temperelli che ha ricordato l’impegno di “Invest in Varese” «Un progetto che favorisce la sinergia con Regione Lombardia e in particolare le amministrazioni comunali – ha spiegato – A queste ultime forniamo strumenti per incentivare il flusso degli investimenti, in relazione sia alla riqualificazione delle aree dismesse, sia alla valorizzazione degli spazi con una chiara destinazione d’uso produttivo».
Dopo di lui, l’assessore al Territorio e Protezione Civile di Regione Lombardia, Pietro Foroni ha sottolineato come: «La Regione Lombardia sia l’unica realtà a disciplinare e incentivare direttamente la rigenerazione urbana con una legge regionale e un forte investimento regionale su patrimonio pubblico. Anche perché la rigenerazione urbana è l’altra faccia della medaglia della lotta contro il consumo di suolo: che per essere realizzata in concreto deve necessariamente incentivare la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente».
La presidente dell’Ordine degli Architetti della provincia di Varese, Elena Brusa Pasqué ha invece ricordato come: «Come Ordine degli Architetti abbiamo cominciato a organizzare convegni sulla norma regionale di cui parlava l’assessore già da diverso tempo. Ora è il momento dell’informazione, di mostrare cosa è già stato realizzato sui territori, perchè vogliamo avviare un confronto sui più significativi processi di riqualificazione urbana in corso o in divenire».
Un confronto che ha visto innanzitutto la collaborazione con InArch, come ha confermato il segretario dell’Istituto Nazionale di Architettura-InArch Lombardia, Andrea Beretti: «Noi siamo sempre stati milanocentrici, dobbiamo ammetterlo – ha spiegato Beretti – e dobbiamo ringraziare l’iniziativa dell’Ordine degli Architetti di Varese per essere usciti fuori da Milano, dove stanno succedendo molte cose: trasformazioni appena concluse, progetti in corso, aree in attesa: che per noi è importante osservare e raccontare nei processi».
A seguire, è intervenuto Marco Fedato, dirigente responsabile Attrazione Investimenti di Promos Italia:«Il percorso di Camera di Commercio di Varese per l’attrattività del territorio è un percorso ormai decennale – spiega Fedato – In provincia di Varese ci sono quasi 400 multinazionali che rappresentano circa 25 settori. Sono molti i territori abbandonati, ma l’avere sensibilizzato il territorio e i comuni a mappare le realtà, e gli investitori internazionali a conoscere questi contenuti, aiuterà a dare un’opportunità a molti di questi luoghi. Il progetto della Camera di Commercio di Varese è il primo progetto in Lombardia che si occupa direttamente del territorio».
Durante il convegno alle Ville Ponti sono stati quindi presentate delle case history illustrate dagli amministratori dei Comuni coinvolti: il primo a parlare è stato l’assessore alla Rigenerazione Urbana, Mobilità e Infrastrutture di Varese Andrea Civati, che ha raccontato le strategie di rigenerazione urbana del Comune di Varese e anche, partendo dall’esperienza della città, quale è il problema principale della rigenerazione urbana: «Per fare rigenerazione urbana ci vuole una grande spinta, anche in termini di consenso – ha ammesso – e ha bisogno di un grande equilibrio per tutti gli interessi in campo: ambientale, del patrimonio storico, di sicurezza e vivibilità, e interessi economici. Perchè in questo delicatissimo crinale sta la sfida della rigenerazione. Nessuno di questi interessi può diventare preminente nei confronti degli altri: perchè se succede, nulla succede, e non si realizza più niente». Insieme a lui ha raccontato la sua esperienza anche il sindaco di Laveno Mombello, Luca Santagostino, che ha presentato il grande progetto che ha riguardato le “Ex Ceramiche di Laveno”.
Tra i relatori anche Francesco Infussi, del Dipartimento di architettura e studi urbani del Politecnico di Milano: l’intervento, dal titolo “esplorazioni progettuali nei territori della produzione” ha puntato il focus sul territorio a sud della città di Varese, la “valle dell’Arnetta” con la grande area della Ex Sottrici. Paola Bassani, come componente dell’Ordine degli Architetti della provincia di Varese, ha raccontato il recupero della Caserma Garibaldi a Varese, di cui è direttore lavori.
Quello della serata del 29 è solo il primo di una serie di tre incontri: il secondo sarà su Saronno, il 17 gennaio prossimo e il terzo su Varese-Milano previsto per il 21 febbraio 2023.
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