L’Emporio della Solidarietà di Varese: non un semplice minimarket, dal 2015 al fianco delle famiglie in difficoltà
Grazie alla Cooperativa Intrecci, le persone possono tornare a fare la spesa gratuitamente, scegliendo loro stessi i prodotti, lavorando sul recupero della propria autonomia
L’Emporio della Solidarietà di Varese, che ha sede presso la Casa della Carità in Via Marzorati, è stato il primo a diventare operativo nel 2015. Si tratta di una realtà di aiuto per famiglie in grande difficoltà economica, un punto di distribuzione al dettaglio completamente gratuito.
Federica Di Donato è una dei cento volontari della Cooperativa Intrecci, promossa da Fondazione Caritas Ambrosiana, che si occupa dei quattro Empori presenti sul territorio – Varese, Rho, Saronno e Garbagnate Milanese – seguendo le famiglie che vengono segnalate dal Centro d’Ascolto Caritas, un servizio che aiuta le persone ad affrontare le situazioni più complicate, in cui la difficoltà economica è solo una parte del problema.
“Non si tratta di un semplice mini market – spiega Federica – Quello dell’Emporio non è un servizio pensato per rimanere attivo per sempre. Trattiamo situazioni di momentanea difficoltà per famiglie che vivono con un solo reddito, o che si ritrovano improvvisamente senza. In quel momento noi diventiamo un appoggio, i nostri utenti possono fare la spesa gratuitamente, possono scegliere loro stessi i prodotti, aumentando così consapevolezza e responsabilità sui propri bisogni e lavorando anche sul recupero della propria autonomia“.
Alle famiglie viene data una tessera personale caricata con credito a scalare, della durata di sei mesi, un anno al massimo. Dallo scoppio del confitto tra la Russia e l’Ucraina, l’Emporio si sta occupando, tra i suoi tesserati, anche di tutte le famiglie ucraine in fuga dalla guerra arrivate nella nostra città: “Io sono entrata a far parte della realtà dell’Emporio della Solidarietà a giugno 2020, in un periodo – quello della pandemia – durante il quale tantissime realtà, sia aziende che privati, effettuavano donazioni. Naturalmente abbiamo un numero massimo di tessere da poter distribuire, ovvero 75. Durante il periodo del covid, grazie al sostegno di queste attività del territorio, eravamo anche riusciti a superare il tetto massimo – conclude Federica – Al momento, invece, abbiamo esattamente 75 tessere attive e non possiamo aggiungerne, poiché sono rimaste poche le aziende che fanno d0nazioni per il nostro Emporio”.
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