L’opposizione preme sul sindaco di Busto Arsizio: “Dare avvio all’indagine sulle conseguenze dell’inceneritore”
I consiglieri di Popolo Riforme e Libertà, Pd e Progetto in Comune tornano a chiedere l'avvio dell'indagine sugli effetti dell'impianto di Borsano sulla salute dei cittadini
Tre consiglieri d’opposizione (Fiore di Popolo Riforme e Libertà, Maggioni del Pd e Cascio di Progetto in Comune) hanno depositato una mozione che chiede al sindaco e alla giunta di dare inizio al completamento dell’indagine in oggetto con una delle soluzioni proposte.
Chiedono di organizzare un incontro pubblico con l’esperto dottor Crosignani ed eventuali altri esperti, al fine di verificare l’impatto avuto sulla salute delle persone dell’attività di questo impianto di obsoleta tecnologia e l’eventuale compatibilità con la prosecuzione dell’attività di incenerimento, seppur con tecnologie aggiornate, per lo meno fino al 2047 come previsto dal piano presentato da Neutalia.
Il vecchio studio 2012-2014
A seguito di una richiesta del Comitato No Inceneritore di Busto Arsizio, in data 16 luglio 2022, è emersa una consulenza denominata “osservazioni su Report – Analisi degli effetti sulla salute nella popolazione residente dell’area dell’inceneritore di Busto Arsizio” riguardante le conseguenze sulla salute di tipo cardiovascolare e respiratorio sulle popolazioni residenti nel triennio 2012-2014 in località esposte alle emissioni dell’inceneritore.
Servono i dati per il 2015-2020
Le conclusioni di questo report redatto dal dott. Paolo Crosignani già Primario dell’ Unità di Epidemiologia Ambientale Fondazione IRCCS Istituto dei Tumori Milano, in estrema sintesi, evidenziava “un rischio aumentato in maniera significativa per le patologie cardiovascolari e respiratorie” e quindi consiglia di ampliare l’analisi anche alle importanti cause di decesso per mortalità cardiovascolare, nonché una estensione, definita estremamente importante, al periodo 2015-2020 dove i corrispondenti dati dovrebbero già essere disponibili e stimando in poche migliaia di euro il costo di questi elementi aggiuntivi.
Il Comitato No Inceneritore di Busto Arsizio, lo scorso 19 luglio, ha inviato la suddetta consulenza al protocollo, al Presidente del Consiglio Comunale ed ai capigruppo. Il 20 luglio, in occasione del Consiglio Comunale che si svolse il giorno stesso, per il tramite del consigliere Emanuele Fiore, venne fornita la suddetta relazione a Sindaco, Giunta e Consiglieri Comunali.
Ats Insubria non ha i dati richiesti
A seguito del consiglio comunale del 20 luglio il sindaco Emanuele Antonelli, mostrando immediato interesse, aveva dato seguito inviando ad Ats Insubria una richiesta formale per riesame e aggiornamento dell’indagine epidemiologica sopra citata, inviando, in data 22 luglio ai capigruppo consigliari, copia di detta richiesta e della risposta di Ats Insubria per le opportune valutazioni. L’Ats aveva risposto adducendo le ragioni per cui era impossibilitata a fornire i dati richiesti nella loro completezza, fornendo altri dati aggiuntivi, ed il documento denominato “Valutazione dello stato di salute nei comuni di Castellanza e Busto Arsizio e confronto con l’ambito territoriale di Busto Arsizio – Castellanza, Distretto Valle Olona, Provincia di Varese”.
A fronte della risposta e del documento fornito da Ats Insubria, è stato nuovamente richiesto un parere all’esperto dr. Crosignani in merito alla documentazione posta in esame il quale forniva riscontro il 12 ottobre (missiva trasmessa dal Consigliere Fiore ai medesimi precedenti indirizzi), constatando la non conformità dei dati forniti rispetto all’obiettivo, dicendosi disponibile ad un incontro ed a collaborare a due diverse soluzioni: chiedere nuovamente ad ATS Insubria in collaborazione con ATS città Metropolitana di Milano di estendere lo studio sino al 2020 includendo il dato di mortalità; l’Amministrazione Comunale di Busto Arsizio faccia da capofila per la realizzazione di uno studio proprio, ai sensi del D.L. 19 agosto 2005 nr 195 la disponibilità e l’interesse del sindaco, non sono stati sostanzialmente soddisfatti dalla risposta di ATS Insubria, in relazione ai dati richiesti.
Il ruolo di Neutalia
Neutalia, società benefit, già nel “Piano di Sviluppo 2020-2027”, conferma in diverse sue parti, che, come è naturale, l’attività ultradecennale dell’inceneritore ex Accam Spa, ha prodotto emissioni normalmente considerate pericolose per la salute e l’ambiente, tanto da rendere necessari e non prorogabili interventi di notevole impegno e costo per la diminuzione ed il controllo delle emissioni.
La stessa società, nel corso dell’audizione in commissione del 3 novembre, ha presentato il “Piano di Sviluppo 2022-2047” che prevede la continuazione dell’attività di incenerimento dei rifiuti ben oltre il termine, attualmente previsto, del 2032.
La società, nella stessa commissione, si è dichiarata disponibile a collaborare su tutte le iniziative che hanno al centro il tema della salute del territorio. L’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Varese, con missiva in data 9 novembre, destinata al Comitato no inceneritore e per conoscenza ad ATS Insubria, sollecita “gli Uffici preposti per la valutazione del caso e per la formulazione di motivato giudizio”.
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