Metaverso, web 3.0 e le opportunità per il giornalismo a Glocal22

Le prospettive su un futuro dove i contenuti digitali si vivranno in prima persona e una riflessione sul ruolo dei giornalisti in questa rivoluzione

Generico 07 Nov 2022

La tecnologia avanza e l’innovazione in ambito digitale procede spedita verso il web 3.0. Realtà virtuale, esperienze immersive, realtà aumentata, blockchain: sono solo alcuni degli elementi che costituiscono il tanto discusso quanto ancora poco conosciuto metaverso. In che direzione va l’evoluzione? Quali sono le opportunità? E come i giornalisti potranno sfruttare questa trasformazione per realizzare contenuti più coinvolgenti e costruire nuovi modelli di business sostenibili? Se ne è parlato venerdì 11 novembre a Varese nel corso del festival Glocal in compagnia di Lorenzo Montagna, veterano del digitale e fondatore di Seconda Stella srl, e Giovanni Villino: direttore di Redat24.com, redattore di Tgs e divulgatore digitale.

Metaverso speculazione o opportunità?

Avatar e visori per la realtà virtuale hanno catturato l’attenzione del pubblico e della stampa, ma il metaverso non è solo questo. «Stiamo entrando in una nuova era – ha spiegato Lorenzo Montagna -. Se fino a oggi i contenuti online si potevano solo vedere e ascoltare, in futuro si potranno vivere. Il web 3.0 sarà una tecnologia empatica, in grado di provocare negli utenti emozioni le emozioni molto più potenti di quanto sia possibile al momento. Ci si può quindi aspettare che questa tecnologia possa offrire spunti importanti anche per il giornalismo, offrendo nuove opportunità di raccontare e approfondire le notizie, portando gli utenti direttamente sul luogo dei fatti».

«Non si possono considerare queste innovazioni come semplici speculazioni senza prospettive – ha aggiunto Montagna -. Tutti i principali colossi del digitale hanno cominciato a rendere disponibili i loro programmi, le loro piattaforme e i loro giochi anche su visore. Web 3.0 e metaverso sono quindi realtà su cui si stanno già effettuando grossi investimenti. Si tratta però di un mondo nuovo e ancora tutto da creare. Se siamo consapevoli di questi cambiamenti e lavoriamo nel modo corretto, potremo evitare di ripetere errori che si sono compiuti in passato. Si potrà così avere un web più aperto, decentrato, meno dipendente dalle grandi piattaforme e con una maggiore attenzione alla sicurezza dei dati e della privacy degli utenti».

Giornalisti nel metaverso

La nascita del web 3.0 è ancora agli inizi e probabilmente potrà diventare realmente pervasiva solamente quando visori, connessioni veloci e tutte le tecnologie necessarie saranno disponibili a un numero molto ampio di utenti a prezzi contenuti. L’evoluzione però è già in moto. Quale potrà quindi essere il ruolo dei giornalisti all’interno di questo nuovo mondo digitale? «Noi giornalisti – ha sottolineato Giovanni Villino – abbiamo oggi l’opportunità di vivere questa rivoluzione fin dagli inizi. Ciò ci permette di avere un’ottima conoscenza del processo di innovazione che è in corso. Avere consapevolezza dei nuovo strumenti sarà per noi un dovere».

Per raggiungere la consapevolezza necessaria, i giornalisti dovranno quindi studiare a fondo la nuova realtà. «Il giornalismo – ha aggiunto Villino – ha ancora un ruolo fondamentale nella società. Negli ultimi anni, però, i giornalisti non sono riusciti a raggiungere sui social la stessa maturità che gli altri utenti avevano ormai sviluppato. È mancato quel progetto di “alfabetizzazione” dei media, che sarà invece necessario per utilizzare i nuovi strumenti messi a disposizione da questa rivoluzione. Nel web 3.0 i giornalisti dovranno essere pronti a lavorare accanto a figure professionali diverse, a partire da coloro che si occupano di programmazione».

Anche se il web 3.0 non sostituirà del tutto gli strumenti più tradizionali, offrirà comunque tante occasioni a coloro che sapranno coglierle. «Fare informazione attraverso la realtà virtuale – ha spiegato Villino – sarà un’opportunità per il giornalismo. L’informazione immersiva produrrà un coinvolgimento emotivo mai sperimentato negli utenti. Bisognerà però inserire questi nuovi progetti all’interno di modelli di business che ne garantiscano la sostenibilità economica».

Alessandro Guglielmi
alessandro.guglielmi@varesenews.it

 

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Pubblicato il 12 Novembre 2022
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