“Morti invano”, Lega e Indipendenti di Gazzada Schianno vogliono le scuse della giunta
Secondo il gruppo d'opposizione la scritta posizionata sulle corone deposte in Piazza Galvaligi e in Piazza Santi Cosma e Damiano il 4 novembre "è profondamente irriguardosa e priva di verità storica"
Il gruppo di opposizione di Gazzada Schianno Lega Nord e Indipendenti non è disposto a lasciar correre: il messaggio scritto sulle corone d’alloro posate in occasione del 4 novembre sotto i monumenti ai caduti a Gazzada e a Schianno non può essere considerato una “svista” o una “provocazione”.
La scritta “Morti invano” secondo il sindaco Paolo Trevisan e la sua maggioranza voleva significare che il sacrificio dei soldati morti in guerra è stato inutile perché il mondo è tormentato ancora da conflitti che provocano morte e distruzione. Ma le opposizioni non sono d’accordo. Il primo a levare la protestata è stato Francesco Bosco, seguito da Alfonso Minonzio e da Stefano Frattini.
Proprio quest’ultimo ha presentato oggi, insieme agli altri componenti del gruppo di minoranza Lega Nord e Indipendenti, un’interrogazione.
“Con la presente siamo a richiedere le scuse pubbliche del Sindaco, della Giunta e di tutti i Consiglieri comunali di maggioranza per le frasi irrispettose nei confronti dei Caduti in guerra e delle loro famiglie – si legge nell’interrogazione indirizzata al sindaco Paolo Trevisan, alla vice Sindaco Anna Lavorgna e a tutti i consiglieri comunali – La scritta “morti invano” posizionata sulle corone deposte in Piazza Galvaligi a Gazzada e in Piazza Santi Cosma e Damiano a Schianno è profondamente irriguardosa e priva di verità storica”.
“Il 4 novembre commemora la vittoria dell’Italia nella 1° guerra mondiale con l’Armistizio di villa Giusti, che sancì la resa dell’Impero Austro Ungarico- dicono i consiglieri Frattini, Maffiolini e Crugliano – . Celebra inoltre il completamento dell’Unità Nazionale, iniziata con il Risorgimento, tramite l’annessione di Trento e Trieste. Non comprendiamo come dichiarato sulla stampa il senso “provocatorio” di una tale scritta nei confronti di chi ha sacrificato la propria Vita per la Patria e la Libertà, scritta che tra l’altro distorce la verità storica.
Tantomeno non riusciamo a capire il senso della frase “quell’Unità per la quale hanno lottato questi soldati non é stata ancora raggiunta”, dato che proprio grazie al sacrificio dei caduti, quell’Unità Nazionale è stata raggiunta”.
“La lapide in Piazza Santi Cosma e Damiano ricorda i nomi di quei soldati, cittadini di Gazzada Schianno morti in guerra per l’Unità Nazionale e sicuramente non “morti invano”. Chiediamo le scuse ufficiali in consiglio comunale e la rimozione delle scritte dalle corone”.
“Morti invano”, il messaggio commemorativo fa discutere ma il Comune di Gazzada Schianno spiega
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