Varese
“E non vissero felici e contenti”: a Varese il monologo di Betty Colombo contro la violenza di genere
Il testo affronta il tema lasciando una speranza: « Il riscatto è possibile». La serata promossa dal GLP, gruppo di lavoro per la salute mentale, coordinato dallo psichiatra Isidoro Cioffi
“…E non vissero felici e contenti” è il titolo della serata promossa dal GLP, gruppo di lavoro provinciale per la salute mentale, coordinato dallo psichiatra Isidoro Cioffi, in calendario venerdì25 novembre alle 20,30 in sala Montanari a Varese in via dei Bersaglieri, in occasione delle giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
Protagonista sarà l’attrice Betty Colombo che parlerà di violenza sulle donne ma con un finale positivo e propositivo sul tema della violenza di genere.
Il testo è scritto dalla stessa Betty Colombo che sottolinea «Il finale sarà in controtendenza rispetto agli episodi di cui purtroppo la cronaca ci dà notizie quotidiane, per dare la speranza a tutte le donne perseguitate da relazioni morbose e violente che il riscatto è possibile, che l’affermazione del proprio diritto al rispetto ed alla libertà possono diventare realtà».
La narrazione fornirà lo spunto agli interventi che seguiranno da parte di Rossella Dimaggio assessore ai Servizi Educativi del Comune di Varese, Camilla Callegari professore associato di psichiatria Università dell’Insubria e direttore del Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze dell’ASST Sette Laghi, Silvia Sacco psicologa dell’associazione EOS. Nel corso della manifestazione saranno donate al Comune di Varese due opere pittoriche dell’artista Matelda Ranza .
La serata, introdotta da un jingle sul GLP a cura di Massimo Airoldi, Christian Orlandelli e La Nuova Risonanza, avrà ingresso libero ed è promossa col contributo di Copasam Varese (Coordinamento Provinciale per la Salute Mentale), Somsart e Spes., col patrocinio del Comune di Varese, CSV Insubria, UISP Comitato di Varese, Università degli Studi dell’Insubria, Scuola di Formazione in Psicomotricità di Varese. Conclude il coordinatore Isidoro Cioffi: «Con questa iniziativa che non è la prima in tal senso, intendiamo dare un altro segnale che il nostro Gruppo è attento alla tematica della violenza di genere. Ci uniamo alla giornata di mondiale di sensibilizzazione per testimoniare che siamo stanchi di sentire parlare di brutalità contro le donne, che serve tenere alta l’attenzione».