I pannelli di copertura dell’ospedale Del Ponte vennero posati in modo “non conforme”
Lo dichiara l'assessore al Welfare Bertolaso rispondendo al consigliere del PD Astuti. Sul nuovo rivestimento del Padiglione Michelangelo sono ancora in corso "le interlocuzioni per individuare le fonti di finanziamento"
I pannelli di copertura del Padiglione Michelangelo all’ospedale Del Ponte di Varese non erano conformi, non tanto per le caratteristiche costruttive o intrinseche dei materiali ma per la modalità di posa dei pannelli stessi, segnalata dai Viili del Fuoco come “non conforme rispetto alle certificazioni a corredo degli stessi”.
Il nuovo assessore al Welfare di regione Lombardia Guido Bertolaso fa luce sull’intervento di rimozione dei pannelli che fungevano da cappotto del nuovo padiglione inaugurato 5 anni fa. Era stato il consigliere del PD Samuele Astuti, con un’interrogazione, a chiedere di far luce su una vicenda esplosa all’improvviso, con tanto di spostamento di alcune attività programmate in altri ospedali aziendali e una riduzione delle prestazioni non urgenti.
Nella risposta, l’assessore Bertolaso sottolinea il fatto che non fosse un problema di materiali ma di tecniche di posa, ritenute pericolose dai vigili del fuoco perché, “in caso di incendio, questo si sarebbe propagato con particolare virulenza”. Della cosa venne informato il Prefetto Pasquariello che, il 4 ottobre, convocò una riunione urgente alla presenza del direttore di Asst Sette Laghi Bonelli, del Sindaco Galimberti e del Comandate provinciale dei Vigili del fuoco Albanese, durante la quale venne spiegata la condizione di “somma urgenza” e si disponeva nella stessa giornata la procedura per l’affidamento dei lavori di rimozione dei pannelli.
L’intervento iniziò immediatamente la settimana successiva: nel giro di un mese, il Michelangelo è stato messo a nudo con i mattoni a vista.
Attualmente, si legge ancora nella risposta dell’Assessore Bertolaso ad Astuti: «Il rifacimento delle facciate è oggetto di interlocuzione tra le strutture tecniche dell’Asst Sette Laghi e la Direzione generale Welfare al fine di individuare le fonti di finanziamento e le modalità di attuazione»
Fino a oggi, l’azienda ha speso 484.384 euro per la rimozione dei pannelli e la vigilanza attiva di un mezzo dei vigili del fuoco costata 39.270 euro. L’intervento non rientrerà nel progetto per il terzo polo che è stato approvato e ha ricevuto il parere positivo dei Vigili del Fuoco.
L’assessore non aggiunge altro su tempi e costi delle opere per “rimettere il cappotto” al Michelangelo che rimane con i mattoni a vista.
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